×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Spazio_pubblicitario_occupato_sindaco_Montorio_vista_completa.JPGIn questi giorni i cittadini si sono trovati davanti a un doppio cartellone 6x3, dal titolo altisonante: “I CONTI DEL COMUNE DI MONTORIO DAL 2015”. Firmato dal sindaco Fabio Altitonante, il manifesto è stato affisso in uno spazio pubblico di grande visibilità — con ogni probabilità a spese della cittadinanza — e si presenta come un esercizio di trasparenza sui bilanci comunali.

Ma cosa si cela davvero dietro questo imponente pannello pieno di numeri?

Quella che viene presentata come una “operazione verità” è in realtà un’abile manovra comunicativa: una vera e propria anticipazione della campagna elettorale. Sfruttando l’autorità della carica pubblica, il sindaco si accredita come salvatore dei conti comunali, attacca le amministrazioni precedenti e costruisce una narrazione autoreferenziale. I numeri, elencati in modo massiccio e disordinato, risultano pressoché illeggibili per un cittadino medio: si tratta dunque di una finta trasparenza, che conta sull’impossibilità di un’analisi critica e consapevole.

L’intento è chiaro: far parlare i numeri, pur sapendo che pochi potranno realmente interpretarli. Intanto, si diffondono messaggi semplicistici e slogan a effetto, come il vistoso “IL BANCOMAT È CHIUSO!”.

Peccato che, nonostante l’apparente rigore, il bilancio attuale presenti ancora un evidente disavanzo, segno che la situazione economica del Comune è tutt’altro che risolta. Non si fa menzione delle criticità ancora presenti, né delle scelte compiute a discapito di servizi essenziali, cittadini e investimenti sul futuro. E resta completamente eluso il tema dei costi — anche economici — di questa massiccia comunicazione personalistica.

Particolarmente significativa è la collocazione del cartellone: accanto alla fontana di piazza Diamante, recentemente realizzata e più volte esibita come simbolo del “fare” dell’attuale amministrazione. Un messaggio visivo studiato nei dettagli, che mescola autocelebrazione e narrazione contabile in un’unica immagine.

Nel frattempo, Montorio si prepara ad affrontare un’estate povera di eventi: il cartellone culturale estivo è stato drasticamente ridotto, segno di risorse limitate. Proprio in questo contesto, il cartellone promozionale del sindaco si impone come l’unica grande installazione pubblica: un paradossale manifesto di benvenuto che, invece di promuovere il territorio, espone una lunga sequenza di cifre e accuse, come un gigantesco sproloquio contabile.

A questo punto, una domanda è d’obbligo: chi ha pagato questo manifesto? I cittadini meritano una trasparenza reale, non un costoso specchio per le allodole.