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Questo pomeriggio, con una breve ma partecipata cerimonia, l’Amministrazione comunale ha intitolato a Ernesta Cerulli il largo rotatoria situato all’incrocio tra via Renato Balzarini e via Memmingen, nei pressi del complesso universitario di Coste Sant’Agostino.

L’intitolazione nasce da una mozione consiliare presentata dal capogruppo del Partito Democratico Luca Pilotti, approvata all’unanimità e fortemente sostenuta dall’amministrazione, che ha voluto rendere omaggio a una figura di grande rilievo culturale e scientifico della città.

Nata a Teramo il 19 maggio 1927 e scomparsa il 16 luglio 2013, Ernesta Cerulli è stata una pioniera degli studi di americanistica precolombiana e contemporanea in Italia, nonché una delle prime docenti ordinarie di etnologia. Ha dedicato la sua vita allo studio delle arti e delle culture extraeuropee, contribuendo in modo significativo allo sviluppo delle scienze etno-antropologiche.

Durante la sua carriera ha insegnato arte dei popoli primitivi presso la Scuola di perfezionamento in Scienze etnologiche dell’Università di Roma, ha collaborato con l’Enciclopedia Universale dell’Arte, ed è stata ispettrice al Museo nazionale preistorico-etnografico Luigi Pigorini. Dopo aver vinto il primo concorso a cattedra in etnologia nel 1968, è stata chiamata a insegnare all’Università di Genova, presso la facoltà di Lettere e Filosofia.

Importante anche il suo lavoro di catalogazione degli oggetti etnografici dei Musei civici di Torino, esposti per la prima volta nel 1978 a Palazzo Madama. Nel 2006 ha ricevuto il Premio Paliotto d’Oro, e nel 2007 è stata insignita del titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

Cerulli ha collaborato con numerose realtà editoriali di prestigio, tra cui l’Istituto della Enciclopedia Italiana, il Dizionario Enciclopedico UTET, De Agostini, e ha contribuito a opere fondamentali come “Razze e popoli della Terra” e “Ethnologica: l’uomo e la civiltà”. Ha inoltre pubblicato numerosi articoli scientifici.

«Con questa intitolazione ricordiamo una nostra concittadina che, oltre ad aver formato intere generazioni di studenti, ha dato lustro alla nostra città», ha dichiarato il sindaco Gianguido D’Alberto. «Si inserisce nel percorso di valorizzazione della toponomastica cittadina legata a figure che rappresentano elementi identitari per il nostro territorio. Un lavoro che ci ha visti impegnati anche nella revisione delle cosiddette “doppie vie”, soprattutto dopo l’unificazione del codice postale di Teramo e San Nicolò».

Alla cerimonia erano presenti, oltre al primo cittadino, l’assessore Pina Ciammariconi, il presidente del Consiglio comunale Alberto Melarangelo, e il consigliere Luca Pilotti, che ha ripercorso la vita e i meriti della professoressa Cerulli, promotrice del sapere etnologico in Italia e nel mondo.