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Non possiamo che accogliere con estrema soddisfazione le importanti novità illustrate ieri in conferenza stampa dal Rettore Christian Corsi e raccogliere positivamente la sfida che ha lanciato. Come Amministrazione siamo sempre stati vicini all’Università, condividendo insieme anchel’importante battaglia per il ripristino del finanziamento dell’intervento - che deve comunque trovare ancora piena copertura finanziaria -  nella consapevolezza dell’importanza di un’opera il cui avvio va a segnare un importante tappa di un percorso volto a concretizzare la vocazione di Teramo come città universitaria e della cultura. Una vocazione sulla quale come Comune abbiamo investito molto in questi anni, anche attraverso importanti interventi che sono in fase avanzata di realizzazione e che devono necessariamente essere messi a sistema con quelli di cui sono soggetti attuatori gli altri enti istituzionali a partire dall’Università”. 

Così il Sindaco Gianguido D’Alberto, che lancia la proposta di una cabina di regia istituzionale, con al centro Comune e Università, che coordini il processo di sviluppo e rigenerazione della città, mettendo a rete interventi e contenuti.

La Cittadella della Cultura, che rappresenta una sorta di città nella città, rappresenta un’opera strategica nell’ambito della rigenerazione urbana e sociale di Teramo città capoluogo – prosegue il primo cittadino – e lo è ancor di più oggi, in quanto si inserisce in una pianificazione strategica che questa Amministrazione sta portando avanti e che sta ridisegnando il volto della città. Pianificazione che si è concretizzata in oltre 200 milioni investiti sul territorio. Gli interventi sul mercato coperto, sul teatro romano, sul Braga, sul teatro comunale, la riqualificazione del centro storico e delle vie limitrofe ai corsi, solo per citare à realizzati, i principali interventi che stiamo realizzando, rappresentano una straordinaria opportunità funzionale non solo al recupero della socialità ma al rafforzamento storico-identitario della nostra città, con lo sguardo rivolto al futuro”.

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Interventi che, evidenzia il primo cittadino, non possono non dialogare con quello relativo alla realizzazione della Cittadella della Cultura.

E’ evidente come tutti questi interventi debbano essere messi a rete – sottolinea D’Alberto –nei prossimi anni la nostra città potrà contare su numerosi hub culturali, sociali, di promozione turistica, che dovranno dialogare insieme. Da qui la necessità di una cabina di regia, coordinata dall’Università e Comune, che guidi questo percorso. Oggi Teramo può finalmente concretizzare quelle che sono le sue vocazioni. Penso ad esempio a  Teramo città del diritto, con la Facoltà di Giurisprudenza, la Scuola di legalità, del Tribunale, della Procura, del carcere di Castrogno, tutti parte di un unico tessuto sociale. In questo senso la valorizzazione di Giurisprudenza nel rapporto con il suo Tribunale, attraverso la rivisitazione degli spazi del campus di Colleparco, connessa anche al ritorno di diverse facoltà in centro, rappresenta un’occasione straordinaria di sviluppo”.

Il primo cittadino evidenzia anche le opportunità offerte dalla stretta connessione tra la forte identità non solo umanistica, ma anche scientifica, dell’Università di Teramo, attraverso le facoltà di Veterinaria e Bioscienze e Tecnologie agro-alimentari ed ambientali, gli interventi di transizione ecologica e energetica che l’Amministrazione sta portando avanti, come la realizzazione del biodigestore, la presenza sul territorio di importanti istituti di ricerca quali l’IZS e la vocazione turistica ed enogastronomica della città. 

“Anche la riconnessione delle aree industriali con la città risponde a questa esigenza di mettere in rete contenitori e contenuti attraverso un percorso sinergico da portare avanti mettendo insieme tutte le istituzioni – conclude il Sindaco – Teramo, in questa fase, sta riscoprendo la sua storia e scrivendo il suo futuro e sono sicuro che, nel confronto tra tutti gli attori pubblico istituzionali, sapremo cogliere le opportunità che ci sono e vincere le sfide che abbiamo di fronte. In questo contesto, il rinnovato rapporto tra le due governance della Città e dell’Università apre una nuova stagione di sviluppo strategico che ci consentirà anche di risolvere questioni ancora aperte o irrisolte, mettendo sempre al centro le esigenze di studio e di vita degli studenti”.