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DAMELIO«Non ci accontentiamo di note incomplete e promesse generiche. La salute non può aspettare i tempi comodi dell’Amministrazione Piccioni». Con queste parole il gruppo consiliare “Tortoreto al Centro”, attraverso le consigliere Libera D’Amelio (capogruppo) e Martina Del Sasso, torna a denunciare l’immobilismo del Comune sulla vicenda dei cattivi odori provenienti dai giardini adiacenti a piazza Campo della Fiera.

La questione, aperta da novembre 2024, riguarda non solo la vivibilità quotidiana dei residenti ma anche – secondo i consiglieri – la potenziale salute pubblica, oltre all’immagine della città agli occhi dei turisti.

NOVE MESI DI RICHIESTE SENZA RISPOSTA

Interrogazioni in Consiglio, richieste via PEC, solleciti formali: per mesi il gruppo ha incalzato l’amministrazione chiedendo chiarezza sulla natura dei rifiuti rinvenuti nell’area, sulle analisi effettuate, sulle misure di sicurezza adottate e sul coinvolgimento delle autorità competenti.
Domande semplici – sostengono i consiglieri – alle quali non è mai arrivata una risposta completa.

Solo lo scorso 18 agosto, dopo nove mesi, è stata trasmessa una comunicazione ufficiale. Ma, denunciano D’Amelio e Del Sasso, mancano i documenti più importanti: analisi, rapporti di prova e relazione tecnica. «Non parliamo di una dimenticanza qualunque – commentano – ma di un atto di trasparenza dovuto ai cittadini».

LA RICHIESTA DI CHIAREZZA

Le consigliere hanno chiesto formalmente al vicesindaco Arianna Del Sordo di trasmettere con urgenza tutta la documentazione mancante. Una volta ottenuti i dati, promettono, saranno sottoposti anche alla valutazione di un esperto incaricato dal gruppo consiliare, «non per sfiducia preconcetta, ma per garantire la massima chiarezza e rassicurare davvero la cittadinanza».

“SE IL PROBLEMA NON ESISTE, LO SI DICA SUBITO”

Il gruppo “Tortoreto al Centro” ribadisce che, se le analisi dovessero escludere rischi, si tratterebbe della «migliore delle notizie». Ma sottolinea che, in caso contrario, l’immobilismo protratto per mesi assumerebbe «un peso ancora più grave e imperdonabile».

E conclude: «Nel 2025 basta un click per connettersi al mondo, ma noi siamo ancora in attesa dei documenti richiesti. I cittadini di Tortoreto hanno diritto alla verità, perché la salute viene prima di tutto».