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Ass Dino Pepe 001La Regione Abruzzo, con la riduzione dei fondi destinati all’Associazione Regionale Allevatori (A.R.A.), ha determinato la chiusura della sede di Teramo e il trasferimento dei dipendenti a L’Aquila a partire dal 15 settembre. L’ufficio sarà accorpato a quello del capoluogo regionale. La decisione suscita polemiche. “Si tratta dell’ennesimo colpo inferto dal presidente Marsilio alla provincia teramana e, più in generale, a tutto il comparto zootecnico regionale” denuncia in una nota il consigliere regionale del Partito Democratico, Dino Pepe. Secondo Pepe, la scelta è frutto “dei tagli indiscriminati della giunta di centrodestra, che nel tentativo di tappare i buchi del sistema sanitario – buchi causati dalle stesse politiche messe in campo – continua a colpire territori e settori strategici”. Il consigliere evidenzia inoltre come la chiusura degli uffici A.R.A. a Teramo sia particolarmente grave, “considerato il valore simbolico e pratico di questo territorio, dove hanno sede l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e una delle principali Facoltà di Veterinaria”. Il drastico ridimensionamento dei fondi destinati all’associazione – passati da quasi 800 mila euro a soli 68 mila – sancisce, per Pepe, “la fine operativa di un servizio fondamentale per gli allevatori”. “È un duro colpo per la zootecnia teramana e per chi ogni giorno porta avanti con sacrificio un lavoro prezioso per l’economia locale – aggiunge il consigliere –. A nulla servono gli annunci sulla valorizzazione dell’arrosticino abruzzese se poi si toglie assistenza a chi quegli arrosticini li produce davvero”. Pepe ricorda infine che, in sede di assestamento di bilancio, il centrosinistra aveva presentato un emendamento per il ripristino dei fondi, respinto dalla maggioranza. “Ci impegneremo con ogni mezzo – conclude – per scongiurare la chiusura definitiva della sede di Teramo e difendere la zootecnia del nostro territorio, che merita rispetto e investimenti, non abbandono”.