In merito alle dichiarazioni dei consiglieri comunali Valentina Papa e Simone Mistichelli, il presidente della Provincia Camillo D’Angelo interviene con una nota ufficiale, chiedendo la pubblicazione per diritto di replica.
«Ho letto con l’attenzione dovuta a chi svolge ruoli istituzionali le considerazioni dei consiglieri comunali di Teramo – scrive D’Angelo –. Rispondo alle domande e alle affermazioni perché ritengo legittimo esprimere un giudizio politico anche negativo, ma mi limito ai fatti».
Il presidente ricorda come, subito dopo il sequestro del liceo classico “Delfico” avvenuto il 3 ottobre 2024, la Provincia abbia affidato incarichi tecnici a professionisti di rilevanza nazionale. «Dopo aver sistemato in emergenza 1200 studenti, abbiamo nominato l’ingegnere Massimo Cerri, il professore Franco Braga e l’ingegnera Stefania Arangio per valutare lo stato di sicurezza dell’edificio. Già il 17 ottobre era stata consegnata una prima relazione allegata al ricorso in Cassazione, poi respinto».
Alle accuse di aver tardato sulle perizie integrative, D’Angelo replica: «Quelle valutazioni, le cosiddette LC3, richiedono mesi di analisi e sono state avviate sin da subito dall’ATI Project, incaricata a ottobre di redigere il progetto di miglioramento sismico. Le relazioni sono arrivate solo a fine agosto».
Sul tema della riapertura a scaglioni, il presidente puntualizza: «Non si tratta di promesse, ma di auspici. La decisione spetta a un giudice terzo. Senza perizie neutrali non potevamo procedere. Ricordo che l’emergenza nasce da un sequestro disposto dalla magistratura».
Infine, D’Angelo si sofferma sulla prospettiva dei lavori: «Se le relazioni saranno accolte dalla magistratura, si dovrà discutere con l’impresa aggiudicataria, la Lucci Salvatore S.r.l. di Napoli, che ha un contratto da oltre 18 milioni per 38 mesi di lavori. Solo allora si potrà valutare un’eventuale realizzazione a blocchi, con tempi e costi da definire».
Il presidente conclude sottolineando come «l’unico vero ritardo si sia registrato nel rilascio del permesso a costruire per i Musp della Cona, rallentato da incomprensioni o dissensi interni al Consiglio comunale di Teramo».