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pontile-roseto-800x445.jpgIn questi giorni l’amministrazione guidata dal sindaco Nugnes ha annunciato con grande enfasi l’arrivo di fondi regionali per il pontile, simbolo della città. Una notizia accolta con entusiasmo, ma che – secondo il Partito Democratico di Roseto – rischia di essere molto diversa da come viene raccontata. A ristabilire i fatti ci pensano i dem locali: se oggi il pontile non è stato chiuso o demolito, il merito va attribuito all’amministrazione Di Girolamo che, nel 2018, grazie all’impegno dell’allora presidente della Regione e oggi parlamentare Luciano D’Alfonso, riuscì a ottenere un vero finanziamento da 1 milione di euro. Fondi reali, non promesse, che permisero di avviare un intervento radicale di messa in sicurezza e adeguamento antisismico. I lavori di allora – ricordano dal PD – furono in gran parte subacquei e strutturali, dunque invisibili agli occhi dei cittadini, ma fondamentali per la sopravvivenza della struttura. “Si trattava di interventi poco fotogenici, ma decisivi – spiegano –: hanno garantito che il pontile potesse continuare a esistere. Restava soltanto da completare l’abbellimento finale, la parte più visibile”. Oggi, invece, l’annuncio dell’amministrazione Nugnes si fonderebbe su risorse ancora lontane dall’essere concrete. “Si tratta di un impegno preliminare e vincolato – sottolineano i dem –: manca la progettazione esecutiva, mancano le gare, mancano i lavori. Lo afferma chiaramente lo stesso comunicato delle forze di centrodestra. In altre parole, i soldi non ci sono ancora”. Il Partito Democratico lancia quindi un appello alla serietà e alla trasparenza: “Non è più il tempo delle passerelle mediatiche. I cittadini hanno bisogno di risultati concreti, non di propaganda. Il pontile è patrimonio di tutti i rosetani e la sua rinascita deve essere una conquista reale, non l’ennesimo spot”.