"Luca Tancredi" ha nuova vita: inaugurato il primo giorno del rinnovato plesso Fornaci-Cona. Sono stati necessari solo 199 giorni per ricucire uno strappo temporale di anni ed oggi, 15 settembre 2025, 275 alunni teramani tra infanzia, primaria e secondaria, tornano tra i banchi di una scuola che si presenta come un fiore all'occhiello per la città.
"Un futuro minicampus" la definisce l'assessore MARCO Di Marcantonio, in attesa di trovare le risorse per sopraelevare la struttura completamente demolita e ricostruita in scarsi sette mesi, grazie al lavoro di maestranze e tecnici, e dotarla di un impianto sportivo.
"Il binomio demolizione-ricostruzione" aggiunge "a mio avviso, è una scelta preferibile rispetto agli adeguamenti sismici per fronteggiare un'esigenza che abbiamo centrato, per garantire sicurezza ed eccellenze strutturali esterne ed interne del sistema scolastico all'intera comunità."
Affinchè ció possa accadere, la risposta si addessa nella collaborazione tra Enti e i commissari degli uffici alla ricostruzione.
"Tra le alternative che si stanno vagliando" anticipa il Commissario FULVIO MARIA Soccodato "c'è la possibilità di definanziare la San Berardo e ridestinare l'investimento alla funzionalità massima di questo polo, ma insieme al commissario Castelli si sta lavorando per cercare la migliore soluzione possibile." L'impresa del reintegro alla normalità è un progetto colossale, che coinvolge più di 200 scuole nel cratere per un investimento totale di oltre mezzo miliardo. Per Teramo, la restituzione della Fornaci-Cona si attesta come un momento fondamentale e per la città, perchè va delineando, stando alle dichiarazioni del Presidente della Provincia Camillo D'Angelo, la prossima geografia didattica teramana, e per la Macroarea 6. "Di fatto, con la ristrutturazione della "Luca Tancredi, la Cona ridimensiona lo scenario didattico di Teramo, diventando una delle tre zone nevralgiche dove si concentra l'insegnamento, accanto a quella centrale del Delfico-Savini-San Giuseppe e quella di Via San Marino, dove è in atto un magnifico progetto provinciale." La determinazione è stata la chiave di volta che ha contribuito a portare a termine il progetto sulla Cona.
"Con il polo scolastico "Luca Tancredi" si ricostruisce una comunità" gioisce il Sindaco D'Alberto "e traccia il segnale che collaborando in un'unica direzione si possono raggiunge risultati straordinari."
Ovviamente, ora che il sistema operante è collaudato e funzionante, resta l'obiettivo puntato su quanto manca ancora da restituire. L’intervento, che ha visto l’avvio del cantiere il 27 febbraio e un investimento complessivo di 2.915.842,58 euro - dei quali 2.259.914,58 euro per i lavori - ha permesso di garantire l’avvio dell’attività nei tempi previsti, dando risposta alle esigenze della comunità scolastica. Restano ancora alcuni piccoli interventi da realizzare, compatibili in ogni caso con l’attività scolastica e che dovranno terminare entro il mese di novembre, tra i quali la posa in opera dell’ascensore, la definizione dell’accesso alla scuola dell’infanzia sul lato nord-ovest dell’edificio, momentaneamente assicurato sia dall’uscita di emergenza posta sul lato sud-est che dal vano scala principale; la protezione dell’area interessata da reperti archeologici; la sistemazione di alcune finiture decorative e la definizione della porzione di controsoffittatura in corrispondenza dell’aula dell’infanzia adibita a mensa. Lavori che, come già detto, non influiscono né sulla funzionalità e la conformità del plesso alle normative né sull’attività didattica. Il nuovo edificio andrà ad ospitare circa 280 alunni tra infanzia, primaria e secondaria di primo grado, fino allo scorso anno ospitati al Forti, e la sua realizzazione si inserisce all’interno del programma di ricostruzione delle scuole danneggiate dal sisma che il Comune sta portando avanti.
Eugenia Di Giandomenico