Nuovo passaggio politico-istituzionale per il recupero del teatro romano di Teramo. Oggi alle 15, all’Aquila, si è tenuto un incontro tra il Comune e la Soprintendenza per definire gli adeguamenti al progetto, resi necessari dopo i ritrovamenti emersi con la conclusione degli scavi archeologici. Alla riunione ha partecipato il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto. Il vertice segna un passaggio decisivo in vista dell’avvio della fase esecutiva dell’opera, il cui valore complessivo supera i 20 milioni di euro. Le indicazioni della Soprintendenza dovranno essere recepite nella nuova progettazione, così da garantire non solo la sicurezza e la funzionalità del sito, ma anche la piena valorizzazione delle strutture antiche riportate alla luce. Gli scavi, condotti nell’area dove erano stati abbattuti edifici moderni, hanno infatti rivelato tratti significativi della cavea, parti architettoniche di pregio, una sepoltura del XVI-XVII secolo, l’area riservata alle autorità e un sistema di deflusso delle acque. Il finanziamento è sostenuto da più canali: 4 milioni di euro da Ministero della Cultura, Regione Abruzzo e Fondazione Tercas; 7,75 milioni dai Contratti istituzionali di sviluppo; e altri 7,75 milioni dal Ministero dell’Interno nell’ambito dei fondi per la rigenerazione urbana. Il nuovo progetto esecutivo, aggiornato secondo le linee guida della Soprintendenza, sarà il documento con cui Teramo potrà avviare il cantiere per restituire il teatro romano alla città e al suo ruolo di polo culturale.