Seduta intensa per il Consiglio provinciale, che ha approvato all’unanimità la modifica dell’articolo 28 dello Statuto dell’Ente, proposta dai consiglieri Vincenzo D’Ercole e Andrea Core. Dopo una breve sospensione, è stata approvata, sempre con voto unanime, anche la proposta dei consiglieri Lanfranco Cardinale e Maria Cristina Cianella di procedere a una revisione complessiva della Carta dell’Ente. L’ultima revisione statutaria risale a dieci anni fa e, come dimostra il caso dell’articolo 23 – che obbliga i consiglieri a costituire un gruppo con la denominazione delle forze politiche rappresentate nelle assemblee elettive, qualora non vogliano rientrare nel gruppo misto – molte parti del documento non risultano più adeguate agli sviluppi istituzionali e funzionali della Provincia. Con l’astensione della minoranza, è stato inoltre approvato il bilancio consolidato relativo alle partecipazioni dell’Ente in società esterne. Nel caso della Provincia di Teramo, il perimetro riguarda esclusivamente AGENA, società controllata al 100%, a cui sono affidati alcuni servizi. AGENA ha chiuso il bilancio con un attivo di circa 1 milione di euro e un utile di 89 mila euro. Sul tema, la consigliera Cianella – con il riscontro positivo anche della maggioranza – ha chiesto che, oltre alla verifica formale, vi sia un riscontro di merito sulle partecipate, da discutere in Commissione con il coinvolgimento anche delle opposizioni. L’ultimo punto all’ordine del giorno, approvato con l’astensione della minoranza, ha riguardato la sanatoria di un intervento in somma urgenza: durante i lavori per la realizzazione del Campus scolastico di Teramo, l’ex rudere situato dietro l’Istituto “Pascal” – in passato casa colonica e successivamente alloggio del custode – ha mostrato criticità strutturali tali da richiedere l’abbattimento immediato delle pareti pericolanti per evitare rischi a persone e cose.