I consiglieri comunali di minoranza di Notaresco — Giuseppe Corradetti, Diego Di Bonaventura, Antonina Speziale, Daniele Di Furia, Stefania Di Paolo e Giuseppe Marziani — intervengono dopo la decisione del TAR Abruzzo sulla richiesta di sospensiva relativa al bilancio consuntivo 2024.
«Prendiamo atto della decisione — scrivono i consiglieri — ma ricordiamo che essa non entra in alcun modo nel merito della legittimità o dell’appropriatezza degli affidamenti diretti.»
Nel mirino dell’opposizione resta la questione degli affidamenti sistematici di lavori pubblici a una società «riconducibile al figlio dell’assessore Maria Pia Di Furia».
Una pratica che, secondo i consiglieri, «continua a generare un chiaro conflitto di interessi che non può essere liquidato con leggerezza né derubricato a questione di visibilità».
I rappresentanti della minoranza criticano anche le dichiarazioni del sindaco, che avrebbe annunciato l’intenzione di “chiedere il conto delle spese” alla controparte dopo la decisione del TAR.
«Si tratta di una grave incomprensione — spiegano —. Il Presidente del TAR ha disposto la compensazione delle spese tra le parti, come previsto dall’articolo 92 del Codice di procedura civile.
Questo significa che ognuno sostiene le proprie spese legali, senza alcun rimborso reciproco, indipendentemente dall’esito del giudizio. Non esiste, dunque, alcun diritto del Comune a rivalersi sulla controparte.»
La minoranza rivendica il proprio ruolo di vigilanza costante sulle attività amministrative, ribadendo l’impegno a proseguire nella verifica di ogni atto che possa presentare criticità o mancanza di trasparenza.
«La nostra azione non si ferma — concludono —. Continueremo a esercitare il nostro ruolo con fermezza, affinché la trasparenza e la correttezza amministrativa restino l’unico metro di giudizio, nel rispetto esclusivo dei cittadini di Notaresco.»


