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Screenshot_2025-10-25_alle_16.16.22.pngUn deciso ampliamento degli orari di apertura, un incremento dei prestiti e un’intensa attività culturale tra mostre e convegni: sono questi i primi risultati concreti dell’accordo di valorizzazione della Biblioteca “Melchiorre Delfico” di Teramo, promosso dal Sindaco Gianguido D’Alberto e siglato dopo un importante percorso di collaborazione tra Comune di Teramo, Regione Abruzzo e la stessa Delfico.

L’esperienza teramana è stata presentata questa mattina, come modello di riferimento, durante la “Giornata delle biblioteche e della professione bibliotecaria in Abruzzo”, ospitata proprio nella storica sede della biblioteca.

“La Delfico rappresenta un patrimonio d’eccezione per la città e per l’intero Abruzzo — ha dichiarato il Sindaco D’Alberto —, un vero e proprio presidio culturale di democrazia e coesione sociale che continueremo a valorizzare. Abbiamo avviato, già dal 2018, un percorso di promozione e rilancio che oggi, grazie all’accordo con la Regione, sta producendo risultati tangibili”.

Il rafforzamento dell’organico e l’ampliamento degli orari di apertura sono tra gli interventi più significativi resi possibili dall’accordo, che ha anche consentito di potenziare i servizi bibliotecari, con oltre cento prestiti in più in un solo mese, e di rendere la Delfico un punto di riferimento per mostre, convegni e iniziative culturali.

Il Sindaco ha voluto sottolineare la sinergia istituzionale che ha reso possibile il progetto:

“La condivisione d’intenti con l’Assessore regionale Roberto Santangelo è stata decisiva, al di là delle appartenenze politiche. È il frutto di un terreno fertile che a Teramo abbiamo costruito con progetti come il Patto della Lettura e la Casa del Patto, all’interno di Palazzo Delfico. Questo modello potrebbe essere replicato in altre realtà del territorio”.

D’Alberto ha infine evidenziato l’importanza di considerare le biblioteche non come semplici uffici amministrativi, ma come infrastrutture culturali strategiche per la crescita delle comunità:

“Valorizzare le biblioteche significa investire sul futuro delle città. A Teramo abbiamo invertito la logica della sussidiarietà: il Comune, come ente di prossimità, ha sostenuto la Regione, mettendo a disposizione risorse proprie per rilanciare un luogo che è anima e memoria della comunità. E i risultati — ha concluso — ci stanno dando ragione”.