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Tramontata definitivamente l’ipotesi di realizzare un’unica struttura che ospitasse insieme gli indirizzi scientifici e tecnici, la Provincia di Teramo ha approvato il progetto definitivo del nuovo Liceo “Einstein” in via San Marino, con una visione che guarda al futuro: la realizzazione di tre edifici collegati fra loro – il Liceo, l’ITI e l’IPSIA – per mantenere il concetto di Polo tecnico-scientifico riunito in un’unica area. L’importo complessivo dei lavori ammonta a circa 13 milioni di euro. Il progetto prevede la demolizione dell’attuale struttura e la costruzione di un nuovo edificio dotato di alti standard costruttivi, con particolare attenzione a sicurezza antisismica, efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
La nuova scuola sarà concepita come uno spazio moderno e funzionale, con ambienti di apprendimento flessibili, aree verdi e spazi comuni pensati per favorire la socializzazione e l’attività scolastica anche nel pomeriggio. Il progetto è stato candidato a finanziamento sulla piattaforma regionale ARES, insieme ad altri interventi della Provincia che non hanno beneficiato dei fondi sisma e necessitano di adeguamenti strutturali. Tra questi figura anche la nuova scuola destinata ad accogliere il Liceo “Saffo” di Roseto degli Abruzzi. Nel polo di via San Marino è inoltre in corso la progettazione dell’adeguamento sismico e della ristrutturazione dell’IPSIA, finanziata con l’ordinanza sisma n. 31 per un importo di 10 milioni e 775 mila euro. La progettazione è affidata alla Rina Consulting, mentre l’appalto per i lavori – gestito da Invitalia – è stato aggiudicato alla Matarrese S.p.A. di Bari. I tempi di realizzazione previsti sono di circa tre anni.

“La Provincia – spiega il consigliere delegato Flavio Bartolini – grazie ai fondi sisma, al PNRR e alle risorse ottenute partecipando ai bandi, sta lavorando a un nuovo concetto di scuola, quello del campus, dove oltre agli spazi didattici vi sia posto e tempo per socializzare e praticare sport, anche all’aperto. In questo caso abbiamo previsto anche la mensa, condividendo la progettazione con docenti e dirigenti. Il mondo della scuola sta cambiando e vogliamo interpretare questo cambiamento anche nella nuova visione dell’edilizia scolastica.”