
Dritti, accoglienza e integrazione come motori di sviluppo dei territori e strumenti di coesione sociale: sono questi i temi al centro dell’intervento del Sindaco Gianguido D’Alberto alla 42ª Assemblea nazionale dell’ANCI, in corso a Bologna, dove il primo cittadino è stato relatore in diversi appuntamenti dedicati alle politiche migratorie.
Nella sua doppia veste di sindaco e delegato nazionale ANCI all’immigrazione, all’accoglienza e all’integrazione, D’Alberto ha guidato due incontri:
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“Da innovazione a sistema. I Comuni LGNet verso la sostenibilità del welfare locale”, con la partecipazione di città come Roma, Milano, Torino, Bologna, Genova e vari capoluoghi;
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“Il SAI enzima di sviluppo territoriale: la centralità dei Comuni”.
Momenti di confronto uniti da un filo conduttore: la presentazione di progetti innovativi messi in campo sui territori, replicabili e capaci di attivare crescita economica, integrazione sociale e nuove opportunità.
I progetti SAI e LGNet – finanziati anche tramite fondi FAMI – hanno dimostrato negli anni di saper coniugare accoglienza, inclusione e welfare locale, instaurando relazioni virtuose con il tessuto produttivo dei territori. Ne sono esempi l’esperienza di Lama di Reno con il progetto “Cartiera”, laboratorio di moda etica nato nel 2017 e oggi attivo anche con collaborazioni di rilievo come quella con Lamborghini, o le iniziative sviluppate a Canicattì Bagni, dove i migranti – attraverso interventi rivolti anche ai minori – sono divenuti parte integrante della comunità.
Per D’Alberto questi modelli rappresentano un volano di sviluppo anche per i territori del cratere sismico del Centro Italia, Teramo inclusa. «Le progettualità presentate – ha sottolineato – hanno unito grandi e piccoli comuni, rafforzato il dialogo e messo in connessione il sistema produttivo del Paese. Replicarle nei territori colpiti dal sisma può rappresentare il futuro».
Il Sindaco ha ribadito come sia necessario superare ogni logica emergenziale e consolidare un sistema strutturale di accoglienza e integrazione, capace di tutelare i diritti di chi accoglie e di chi è accolto. «Abbiamo dimostrato – ha spiegato – come i progetti SAI e LGNet non solo accompagnino i migranti verso l’autonomia, ma abbiano rappresentato per molti territori un vero baluardo contro lo spopolamento».
Oltre ai panel tematici, D’Alberto ha portato il proprio saluto alla tavola rotonda del Comune di Bologna su “Nuove cittadinanze e istituzioni locali. Rappresentanza, inclusione e lotta alle discriminazioni”, che ha visto la partecipazione di amministratori locali con background migratorio.
«Il tema dell’integrazione – ha concluso – è fondamentale per la coesione sociale delle nostre comunità. Integrare non significa solo garantire vitto e alloggio, ma rendere chi arriva parte attiva delle nostre città. Come ricordato dal Presidente Gaetano Manfredi, serve un nuovo approccio culturale alle politiche dell’immigrazione: un’opportunità straordinaria per la crescita economica e sociale dei territori, anche in chiave di rigenerazione. Una rigenerazione non solo fisica, ma soprattutto relazionale, capace di ricucire persone, comunità e territori».

