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Sono circa tremila i residenti di Colleranesco che dicono basta alla “camera a gas” che, ogni giorno, sono costretti a respirare a causa del traffico e dei gas di scarico delle auto che scorrono a ridosso delle abitazioni. Una situazione che — denunciano — è diventata ormai insostenibile e che richiede un intervento immediato da parte della politica regionale, provinciale e comunale. Al centro delle richieste c’è il Quarto Lotto della Teramo Mare, un’opera di cui si discute dal 2002 e che, secondo i cittadini, rappresenterebbe l’unica reale soluzione per alleggerire il traffico e restituire vivibilità al quartiere. I residenti chiedono che si dia finalmente avvio al tracciato del Quarto Lotto, fermo da oltre vent’anni tra progetti, modifiche e iter autorizzativi mai conclusi. «Non possiamo più vivere in queste condizioni — spiegano —. È ora che tutte le istituzioni si assumano le loro responsabilità». A sostenere la battaglia dei residenti anche il Partito Democratico di Giulianova, che ha chiesto formalmente l’installazione di una centralina di rilevamento della qualità dell’aria per misurare il livello di inquinamento nella zona. La richiesta, però, non è stata accolta.
Lo conferma il segretario dell’Unione comunale del PD di Giulianova, Antomario Gioculano, che denuncia: «Avevamo chiesto una stazione di monitoraggio per capire realmente a che punto fosse l’inquinamento, ma ad oggi non è stata concessa». Colleranesco continua così a convivere con traffico pesante, smog e disagi quotidiani. I cittadini, sempre più esasperati, invocano un intervento rapido e concreto, mentre il Quarto Lotto della Teramo Mare rimane — per ora — un progetto sospeso tra speranze, ritardi e burocrazia.

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