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La Costruttori Teramani respinge con decisione quanto dichiarato ieri in Consiglio comunale dall’assessore Antonio Filipponi in merito a un presunto accordo tra la società e l’amministrazione per la gestione di 800 posti auto riservati ai residenti, al costo di 15 euro al mese, in cambio di un contributo comunale annuo di 200 mila euro.

Secondo l’azienda, tale intesa «non è mai esistita» e non ci sarebbe stato alcun passaggio formale o informale che possa farla ritenere anche solo ipotizzabile. Una smentita secca, arrivata in mattinata da Roberto Di Sante, uno dei soci della Costruttori Teramani, che parla di «affermazioni prive di fondamento» e di «ricostruzioni che non corrispondono in alcun modo alla realtà».

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«Non abbiamo mai discusso né sottoscritto alcun accordo con il Comune di Teramo su numeri, tariffe o contributi economici relativi ai parcheggi» ha precisato Di Sante. «Rimaniamo disponibili al confronto istituzionale quando ci sarà un progetto chiaro e definito, ma respingiamo ogni tentativo di attribuirci intese che non ci sono mai state».

La posizione dell’azienda apre ora un fronte politico destinato a creare tensioni in maggioranza, soprattutto dopo che in aula l’assessore Filipponi, ieri pomeriggio aveva illustrato la presunta intesa come uno dei punti cardine delle future politiche sulla sosta cittadina. L’opposizione, alla luce della smentita, chiede chiarimenti immediati e convoca una richiesta di accesso agli atti per verificare se negli uffici comunali esistano documenti, bozze o corrispondenze riconducibili all’accordo citato.