Da tempo sostengo che la gestione dei parcheggi a Teramo rappresenta l’ennesimo caos amministrativo di questa maggioranza. Un settore fondamentale per la vivibilità della città e per il suo sviluppo economico, che invece continua a essere gestito nel modo più opaco e disordinato possibile.
Non si capisce nulla di ciò che l’amministrazione vuole realmente fare: decisioni prese senza un confronto, scelte improvvisate, passaggi in consiglio poco chiari e, soprattutto, una totale mancanza di trasparenza verso i cittadini.
Ripercorriamo i fatti. Per anni la gestione dei parcheggi è stata affidata allaTercoop. Poi il Comune ha deciso di affidarsi allaEasy Help e ha indetto un bando, sulla scortadella proposta presentata dalla stessa società. Se l’Ente avesse avuto un minimo di lungimiranza, avrebbe potuto pubblicareilproprio progetto e valutare le offerte pervenute, scegliendo la soluzione più vantaggiosa per la città.Avrebbe potuto valutare delle idee, e non solo proposte migliorative di quella preconfezionata dalla Easy Help. Questo sarebbe stato sintomo di buona amministrazione.
La mia posizione è sempre stata chiara,i parcheggi devono tornare a essere gestiti direttamente dal Comune di Teramo.La soluzione è semplice e concreta: liquidare Easy Help e affidare la gestione allaTeramo Ambiente, una società in house, controllata dal Comune.
In questo modo l’ente recupererebbe piena autonomia decisionale, evitando tra l’altro di dover ogni volta chiedere il permesso a soggetti privati per utilizzare gli spazi cittadini.
Perché oggi, se il Comune vuole organizzare un mercato o posizionare le casette di Natale in una via, deve prima fare i conti con chi gestisce i parcheggi. È inaccettabile.Una città moderna deve poter disporre liberamente dei propri spazi pubblici.
Ma il problema parcheggi non finisce qui. Penso, ad esempio al parcheggio di San Francesco.
Lì si doveva intervenire con l’operazione McDonald: la proprietà è comunale e la convenzione con Costruttori Teramani in scadenza.
Ebbene, invece di discutere apertamente la questione – come è stato fatto per lo stadio o per Teramo Ambiente – l’amministrazione ha scelto un percorso, a mio avviso,artato e poco regolare, nascondendo la modifica della convenzionedentro l’approvazione del DUP. Un modo per evitare un vero confronto politico e pubblico. Ma la trasparenza si pratica con gli atti chiari, non con le scorciatoie.
IlPEFnon si approva dentro un documento generale: si discute a parte, alla luce del sole, nelle sedi opportune. Questo è il modo corretto di amministrare.
A tutto ciò si aggiunge laquestione dei residenti. Si parla di presunti accordi o convenzioni conCostruttori Teramaniper agevolare la sosta dei residenti, ma la verità è chedi quella convenzione non c’è traccia. L’assessore Filipponi afferma che l’intesa è attiva, ma lo stesso Consorzio ha dichiarato il contrario. Si parlare di stalli colorati, ipotetici abbonamenti agevolati che, alla fine,verrebbero comunque pagati da tutti i cittadini teramani. Ma il problema dei residenti non è avere un parcheggio gratuito, èpoter accedere con normalità ai propri spazi, scaricare la spesa o i bagagli, avere uno stallo vicino casa.
Poi, i parcometri sono obsoleti, i costi delle soste sono eccessivi, e lemulte scattano immediatamente anche per pochi minuti di ritardo.Un sistema che penalizza chi vive, lavora o visita il centro, e che disincentiva la fruizione della città.Altro che piano della mobilità: qui manca una visione, una strategia e perfino una gestione coerente.
Questo è il riassunto perfetto di ciò cheun’amministrazione pubblica non dovrebbe mai fare: prendere decisioni in modo confuso, senza trasparenza e senza rispetto per le procedure, doposette anni di governo.
Teramo merita una gestione chiara, diretta e competente dei propri spazi.
Io continuo a credere che lagestione pubblica dei parcheggi, affidata a una società in house come Teramo Ambiente, sia l’unica strada per garantire efficienza, trasparenza e autonomia al Comune.
Solo così potremo restituire ordine e credibilità a un servizio che oggi è diventato uno dei simboli del disordine amministrativo di questa città.
MARIO COZZI, CONSIGLIERE COMUNALE FORZA ITALIA

