
Un importante gruppo imprenditoriale ha presentato nei giorni scorsi una proposta di intervento per la demolizione e ricostruzione dell’ex Hotel Mion, struttura storica del lungomare sud ormai inattiva da anni. Il progetto, dal valore stimato tra i 15 e i 20 milioni di euro, punta a trasformare l’area in un moderno albergo a cinque stelle, con servizi di fascia alta e spazi dedicati sia al turismo balneare sia al turismo congressuale.
Secondo i promotori, la nuova struttura sarà dotata di un rooftop panoramico con giardino pensile, piscine e aree relax, una grande spa, sale eventi e un centro congressi. L’edificio è concepito con la formula del CondoHotel, modello previsto dalla normativa nazionale e regionale, che mantiene la destinazione turistico-ricettiva dell’intero complesso. Le unità, quindi, non diventerebbero immobili residenziali ma resterebbero parte integrante dell’attività alberghiera, con una gestione unitaria dei servizi.
L’amministrazione comunale accoglie positivamente l’iniziativa, ritenendola un segnale della capacità di Roseto di attrarre investimenti nel settore turistico. «È un’opportunità per elevare l’offerta e qualificare un tratto strategico del lungomare», osservano da Palazzo di Città.
Non mancano, però, polemiche politiche. Una parte dell’opposizione ha espresso timori legati all’impatto paesaggistico e alla portata dell’intervento, definendolo “invasivo”. Secondo la maggioranza, si tratterebbe di critiche strumentali che ignorano la natura dell’operazione: non una variante urbanistica ordinaria, ma una variante SUAP, procedura riservata a iniziative produttive come hotel e attività ricettive, che vincola l’area alla destinazione turistica.
La proposta dovrà ora superare l’esame degli enti competenti: Soprintendenza, Regione Abruzzo, ARPA, Provincia di Teramo, ASL, Vigili del Fuoco e commissioni tecniche comunali. Saranno loro a valutare compatibilità urbanistica, impatto ambientale, sicurezza e eventuali modifiche progettuali.
Il percorso autorizzativo sarà quindi lungo e articolato. Ma intanto il progetto riaccende il dibattito sul futuro del fronte mare rosetano e sul ruolo che investimenti di questo tipo potranno avere nel ridisegnare l’offerta turistica della città, scrive il gruppo consiliare Fare per Roseto a firma di:
ViceSindaco Angelo Marcone, CapoGruppo Consigliere Enio Pavone, Vice CapoGruppo Consigliere Toriella Iezzi e il Consigliere Valentina Vannucci.
Nella foto: il vice sindaco Angelo Marcone

