La memoria dell’esperienza politico amministrativa di cui sono stati i principali protagonisti,  con l’epilogo che tutti ricordiamo,  dovrebbe indurre i rappresentanti di Futuro In ad evitare interventi che hanno come unico effetto quello di risultare estremamente comici.  Sentir parlare di serietà, sobrietà e competenza chi per anni ha tenuto bloccata una città, arrivando a rendersi carnefice della propria Amministrazione nel periodo più buio di Teramo, messa in ginocchio dagli effetti del sisma, è una vera e propria contraddizione in termini. Ci rendiamo conto che di fronte alla mancanza di una proposta seria e alternativa, come si evince dagli stessi banali interventi di cui Futuro In non riesce proprio a fare a meno, i suoi rappresentanti non possano far altro che cercare di aggrapparsi a sterili polemiche pur di avere un po’ di visibilità. Per questo, ci sentiamo di rivolgere loro un consiglio: quello di non perdere mai la memoria. La memoria di una città che li ha sonoramente bocciati due volte e che ha voluto rimuovere completamente il ricordo della loro esperienza politico-amministrativa. Ricordare è essenziale per non ripetere gli stessi errori. E tacere, quando non si ha nulla di concreto e produttivo da dire, è sintomo di intelligenza e maturità.