Teramo riscopre una delle sue tradizioni più amate. Torna ufficialmente la Tombola Teramana, un progetto culturale e popolare promosso dal Comune di Teramo, fortemente voluto dall’assessore agli Eventi Antonio Filipponi e dalla consigliera comunale Deborah Fantozzi, con la supervisione scientifica del professor Elso Simone Serpentini e la collaborazione dell’associazione Roppopò. La presentazione ufficiale dell’iniziativa si è svolta oggi nella sede dello IAT, alla presenza delle istituzioni e dei soggetti coinvolti, sancendo il ritorno di un gioco che è molto più di un semplice passatempo: un vero e proprio racconto collettivo fatto di dialetto, memoria e vita quotidiana. La nuova Tombola Teramana nasce con l’obiettivo di riportare sulle tavole dei teramani non solo un gioco tradizionale, ma un pezzo di casa, un rito capace di unire generazioni diverse attorno al linguaggio più autentico della città: quello popolare. Ogni numero, infatti, è legato a immagini, gesti e simboli della civiltà contadina e urbana, trasformando l’estrazione in un viaggio nella storia e nell’identità locale. Fondamentale il ruolo del professor Serpentini, memoria storica della teramanità, che ha curato i contenuti culturali e linguistici dell’opera, restituendo al dialetto il suo valore di strumento vivo e narrante. La collaborazione con Roppopò ha contribuito a rafforzare il legame con il territorio e con le sue espressioni più genuine. La realizzazione materiale della Tombola è stata affidata all’azienda Lisciani Giochi, che ha curato la composizione del prodotto, coniugando qualità editoriale e attenzione educativa, nel rispetto della tradizione. La Tombola Teramana non è soltanto un gioco da riscoprire durante le feste, ma un progetto culturale che parla di appartenenza, radici e comunità. Un invito a ricordare, condividere e vivere Teramo attraverso i suoi simboli più autentici.

