Abbiamo lavorato intensamente sul fronte scuola, perché fortemente convinti che l’educazione scolastica rappresenti uno dei tre principali fondamenti di una collettività, piccola essa sia. Plessi nuovi, scuole antisismiche ricostruite con tecnologie avanzate, risorse certe per l’abbattimento e la ricostruzione della “scuola madre” Forti di Nerito: abbiamo sempre garantito l’efficacia della didattica, anche in termini di trasporto scolastico, persino per gli alunni con disabilità, acquistando e allestendo un nuovo mezzo dotato di pedana di sollevamento, poi dato in concessione alla ditta che gestisce il servizio.
Oggi, purtroppo, spiace constatare la scarsa attenzione riservata a questo sistema, fino ad arrivare al fermo di un minibus per mere procedure amministrative mai risolte.
Non è accettabile che un mezzo pubblico resti fermo per mancata revisione da quasi un anno, mentre bambini con difficoltà motorie sono costretti a salire sullo scuolabus tra le braccia dei genitori o, come accaduto più recentemente, a ricorrere addirittura al noleggio di un’ambulanza: una studentessa, impossibilitata a deambulare per problemi a una gamba, ha infatti avuto bisogno di un trasporto con carrozzina. La soluzione adottata, pur di garantire il diritto allo studio e in assenza di qualsiasi riscontro da parte delle strutture preposte, è stata quella di chiamare a proprie spese la Croce Bianca per il trasporto, con un costo di 100 euro giornalieri. È così che le tanto acclamate aree interne rischiano di scomparire: famiglie che si spostano altrove e scuole sempre più vicine alla chiusura. Forse perché non tutti vivono queste realtà? Approfondiremo in maniera puntuale quanto accaduto, così come i costi sostenuti per il noleggio di un minibus in sostituzione di quello fermo da quasi un anno per mancata revisione.
Il Segretario Comunale di Azione
Giuseppe D'Alonzo

