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Prendiamo spunto dal dibattito emerso in seguito alle recenti dichiarazioni del Sindaco di Montorio al Vomano, Fabio Altitonante, espresse in occasione della manifestazione di Notaresco, relative alle presunte motivazioni (ricatti, pressioni) che spingerebbero i Consiglieri a ritirare la fiducia a un Sindaco sostenuto in coalizione.

Comprendiamo come il Sindaco Altitonante abbia voluto fare una difesa d’ufficio per sé e i suoi colleghi. Tuttavia, riteniamo doveroso riportare la discussione sul piano dei principi generali che regolano l'amministrazione locale, indipendentemente dalle specifiche dinamiche del singolo Comune.

Il Principio Fondamentale: Rappresentanza e Assenza di Vincolo

  • Dobbiamo sottolineare il punto fermo della nostra architettura istituzionale: il Consigliere Comunale, una volta eletto, non rappresenta la sola coalizione o lista che lo ha candidato, ma l'intera comunità di riferimento, ai sensi del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL).
  • Il Consigliere agisce senza vincolo di mandato. La sua fedeltà primaria non è al partito o al Sindaco, ma al bene comune dei cittadini e al rispetto del programma amministrativo presentato in campagna elettorale.

Il Ruolo Istituzionale di Controllo

  • La Legge ribadisce con forza che il Consiglio Comunale non è un mero organo di ratifica delle decisioni della Giunta.
  • È l'organo di indirizzo politico-amministrativo e di controllo per eccellenza. Perciò, il Consigliere ha il dovere e la responsabilità costante di valutare l'operato del Sindaco e della Giunta.
  • Questa valutazione deve basarsi sulla coerenza rispetto al programma elettorale, sull'etica politica e sui principi di trasparenza amministrativa.

L'Esercizio del Potere-Dovere

  • Quando si verificano deviazioni dal programma, opacità amministrativa o, peggio, si percepiscono errori gestionali, il Consigliere ha l'obbligo morale e politico di intervenire.
  • Il Consigliere ha il dovere di tentare di far cambiare rotta all'esecutivo. Se tale tentativo fallisce, il ritiro della fiducia e l'eventuale promozione di una mozione di sfiducia non sono atti di tradimento personale, ma l'esercizio estremo di un potere-dovere a tutela degli elettori.

Conclusione: La Garanzia della Democrazia Locale

Questo è il concetto fondamentale su cui tutti i Sindaci devono riflettere: il Legislatore ha ben architettato il sistema, dotando i Consiglieri di autonomia e poteri di controllo, proprio nell'interesse supremo della comunità.

Se la politica si riduce a un mero gioco di ricatti, è grave. Ma è ancora più grave dimenticare la funzione istituzionale: "Chi difende i cittadini dallo strapotere e dagli errori del Sindaco e della Giunta, se non i Consiglieri Comunali, investiti di un dovere di controllo e rappresentanza che prevale su ogni logica di coalizione?".

I Consiglieri Comunali, in ultima analisi, sono l'unica garanzia per non far degenerare la democrazia locale in decisionismo monocratico generando inevitabilmente  clientelismi e favoritismi che a volte Sindaci e Giunte mettono in atto solo per mantenere il potere in aperto contrasto con il pubblico interesse.

Giuseppe Marziani

Stefania Di Paolo

Consiglieri Comunali del Comune di Notaresco