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1000348062.jpgScontro in Consiglio regionale sull’autostrada A14. La maggioranza di centrodestra ha respinto la richiesta di sospensione o riduzione del pedaggio, sostenendo che le criticità lungo la tratta siano ormai superate. Una posizione che il consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe definisce “lontana dalla realtà”, soprattutto per quanto riguarda la provincia di Teramo, dove i cantieri stanno paralizzando la mobilità da anni.

Secondo Pepe, i lavori – pur necessari – sono caratterizzati da tempi fuori controllo, dall’assenza di un cronoprogramma pubblico e dall’incertezza sulla data di conclusione. Una situazione che ricade quotidianamente su lavoratori e studenti e che sta producendo pesanti ripercussioni economiche sull’intero sistema regionale.

Il settore dei trasporti risulta tra i più penalizzati: in Abruzzo operano oltre 2.100 imprese con una flotta di circa 143mila mezzi. I rallentamenti sull’A14 comportano un aumento dei costi stimato in circa 130 euro l’ora per ogni camion. Con un ritardo medio di tre ore e mezza, il danno per un mezzo pesante che percorre il tratto tra Pescara e San Benedetto del Tronto arriva a circa 450 euro al giorno.

Per affrontare l’emergenza, il gruppo del Patto per l’Abruzzo aveva presentato una risoluzione per impegnare la Giunta regionale a chiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ad Autostrade per l’Italia la sospensione del pedaggio, l’attivazione di turni notturni per accelerare i lavori e la definizione certa dei tempi di fine intervento. La proposta è stata però bocciata dalla maggioranza.

Pepe collega il voto contrario a una più generale incapacità dell’esecutivo regionale guidato da Marco Marsilio di garantire servizi essenziali, dalla sanità alla mobilità. La provincia di Teramo, sottolinea, incassa così l’ennesimo no, dopo quello al biglietto unico per il trasporto pubblico che avrebbe ridotto i costi per gli utenti.

Il tema dell’A14, insieme a quello del biglietto unico e dell’alta velocità ferroviaria, resterà al centro delle iniziative dell’opposizione. «I cittadini abruzzesi – conclude Pepe – meritano risposte concrete, non slogan e dichiarazioni che negano l’evidenza dei fatti».