
Cento firme per dire no a un cambiamento che preoccupa cittadini e commercianti. È il segnale forte arrivato dalla città dopo gli eventi ospitati lo scorso 22 novembre all’interno del mercato coperto e dopo l’annuncio di un nuovo appuntamento previsto per il 27 dicembre. Iniziative che, secondo i firmatari, sollevano interrogativi seri sulla sicurezza della struttura e sulla sua funzione originaria. Il timore diffuso è che sia stato avviato, con il sostegno dell’amministrazione Nugnes, un processo di riconversione che rischia di snaturare uno spazio storico nato per la vendita di prodotti e non per feste o momenti di intrattenimento. Una trasformazione che appare ancora più incomprensibile alla luce delle condizioni dell’edificio, che da tempo necessita di interventi di ristrutturazione e manutenzione. In molti si chiedono come sia stato possibile concedere l’utilizzo del mercato coperto per manifestazioni pubbliche, assumendosi responsabilità rilevanti, nonostante le criticità strutturali e normative segnalate. Se lo stabile presenta problemi tali da aver costretto quasi tutti i venditori ad abbandonare i propri banchi, risulta difficile comprendere come possa essere ritenuto idoneo ad accogliere eventi e associazioni. La mobilitazione nasce dalla volontà di sostenere cittadini e commercianti che, attraverso la raccolta firme, hanno espresso tutto il loro dissenso e la preoccupazione per un possibile futuro affidamento del mercato coperto a enti del terzo settore. Una posizione che non vuole però essere una chiusura verso il mondo dell’associazionismo, che anzi dovrebbe poter crescere e svilupparsi grazie a spazi sicuri, adeguati e pensati appositamente per tali attività. Soluzioni improvvisate, come quelle adottate finora, non rispondono alle esigenze di nessuno e risultano inopportune per tutti. Secondo i promotori della protesta, questo intervento si inserisce in una linea di “rinnovamento” portata avanti dalla maggioranza che starebbe penalizzando la città: dopo l’abbattimento del lido La Lucciola e il prolungato abbandono dell’Arena 4 Palme, ora sarebbe il mercato coperto a finire nel mirino. Da qui l’appello a dire basta a un modo di fare politica che rischia di cancellare l’identità di Roseto e dei suoi luoghi simbolo. Il mercato coperto, sottolineano i firmatari, deve tornare a essere uno spazio vivo e caratteristico, capace di attrarre residenti e turisti. Per questo viene chiesto l’avvio di un vero percorso di riqualificazione, in grado di coniugare tradizione e modernità, seguendo esempi virtuosi già realizzati in altri comuni, anche del territorio limitrofo.
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