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A fine 2025 il WWF Abruzzo lancia un appello alla Regione per riportare ambiente e biodiversità al centro dell’agenda politica. Presentata a Pescara una lettera aperta indirizzata al governo regionale e al presidente Marco Marsilio, con richieste di confronto e proposte concrete su tutela del territorio e sviluppo sostenibile. L’associazione sottolinea come l’Abruzzo, tra le regioni italiane con la maggiore biodiversità, stia progressivamente indebolendo il modello di “regione verde d’Europa”, soprattutto per la mancanza di una strategia complessiva sulle aree protette. Tra i nodi critici segnalati: il ridimensionamento della Riserva del Borsacchio, i tagli alle riserve regionali, l’assenza di coordinamento gestionale e lo stallo sul Parco della Costa Teatina. Il WWF individua quattro priorità: rilancio delle aree protette e della Rete Natura 2000; gestione scientifica della fauna e convivenza uomo-animali, con particolare attenzione a lupo e orso marsicano; tutela dell’acqua e stop al consumo di suolo; prevenzione degli effetti del cambiamento climatico. Preoccupano in particolare l’elevata dispersione idrica, il crescente consumo di suolo e la mancanza di un piano regionale di adattamento climatico. «Non chiediamo buoni propositi, ma azioni attuabili», spiega la delegata regionale Filomena Ricci, denunciando l’assenza di un confronto strutturato tra Regione e associazioni ambientaliste negli ultimi sei anni. L’obiettivo è avviare un dialogo per definire politiche ambientali condivise, prima che i costi ambientali e sociali diventino irreversibili.