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Giornata ad alta tensione politica in Palazzo dell’Emiciclo, dove questa mattina i consiglieri regionali del Patto per l'Abruzzo hanno illustrato in conferenza stampa un maxi-emendamento al bilancio regionale, definito una vera e propria “contro-manovra” rispetto alla proposta della maggioranza. Il contesto è quello di un accordo saltato tra maggioranza e opposizioni sul bilancio di previsione e sulla legge di stabilità. Dopo una lunga giornata di trattative, ieri sera la quadra non è stata trovata e i lavori del Consiglio regionale d’Abruzzo sono stati aggiornati a oggi. Le due parti si sono accusate reciprocamente di aver fatto naufragare l’intesa sui documenti contabili. Il Consiglio, riunito a L'Aquila, è chiamato ad approvare entro la giornata odierna sia la legge di stabilità sia il bilancio di previsione. Ieri sera, nonostante l’ottimismo dell’assessore al Bilancio Mario Quaglieri, la trattativa si è arenata anche a causa dell’elevato numero di emendamenti presentati dalle minoranze. La maggioranza continua a difendere l’impianto della manovra parlando di un “bilancio solido ed equilibrato”. I lavori dell’assise regionale sono ripresi alle ore 13. Prima dell’avvio della seduta, il Patto per l’Abruzzo ha ribadito il proprio no alla manovra, definita «la peggiore di sempre, un mero esercizio contabile senza nulla dentro», come ha spiegato il capogruppo Luciano D'Amico. «Non sappiamo che fine farà la sanità, non sappiamo cosa intendono fare sul turismo, l’agricoltura è abbandonata a se stessa – ha aggiunto –. Abbiamo denunciato una totale mancanza di visione strategica e la maggioranza non ha fatto nulla. I loro emendamenti sono solo gestionali, risolvono in modo episodico falle aperte da un mal governo, senza una prospettiva complessiva». In ballo ci sono 23 milioni di euro, quasi interamente legati a future nuove entrate. Solo alle 21.30 di ieri sera la maggioranza ha depositato le proprie modifiche, un passaggio arrivato troppo tardi per consentire l’approvazione nella stessa giornata. È invece già certa la destinazione dei 3 milioni di euro immediatamente disponibili, che andranno a compensare i tagli al Teatro Marrucino e a rafforzare il fondo per le famiglie dei malati oncologici. Il quadro degli stanziamenti comprende anche risorse per il Premio Silone, il Festival della birra, l’Istituto Tostiano e il Premio Città di Penne. Quasi la metà delle somme è destinata al trasporto pubblico locale e ai 400 mila euro per la promozione del brand Abruzzo. Le eventuali nuove risorse legate al provvedimento Salva Abruzzo potrebbero liberare fondi oggi accantonati per il disavanzo sanitario, con possibili destinazioni a L’Aquila Capitale della Cultura, al progetto Pescara Capitale dell’arte contemporanea, al trasporto scolastico per studenti con disabilità, al sostegno ai consorzi di bonifica e al fondo regionale per la cultura. Previsti infine ulteriori finanziamenti per TUA, ATER, il Comune di Caramanico, l’Interamnia World Cup, oltre a 7 milioni di euro destinati alla creazione di un fondo unico regionale per turismo, sport, cultura, agricoltura, sociale e protezione civile. Una partita politica ancora aperta, con il tempo che stringe e il Consiglio regionale chiamato a una decisione decisiva per i conti dell’Abruzzo.

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