Teramo/Il Metanodotto che fa paura approda oggi in commissione, ecco a che serve
Commissione questa mattina per parlare della realizzazione di un Metanodotto che passa anche per Teramo. Metanodotto chr ha creato sospetti e perplessità sia nel Movimento Cinque Stelle che nel Pd. Di Seguito la bozza della relazione che sarà sottoposta oggi all'attenzione dei consiglieri:
Il Dirigente del Settore V ing. Remo Bernardi, su indicazione dell’Assessore competente,
Mario Cozzi, propone quanto segue : “METANODOTTO CELLINO-TERAMO-SAN MARCO
2° TRONCO DN 500 (20”), DP 75 BAR. AUTORIZZAZIONE ALLA COSTRUZIONE E
ALL’ESERCIZIO CON ACCERTAMENTO DELLA CONFORMITÀ URBANISTICA,
APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO E DICHIARAZIONE DI
PUBBLICA UTILITÀ EX D.P.R . 8/6/2001 N. 327 ART. 52 QUINQUIES.”
PREMESSO CHE
con istanza, presentata in data 12.12.2014, acquisita al prot. 0017117 del 15.09.2014, la
Società Gasdotti Italia S.p.a., ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico , l’autorizzazione
alla costruzione e all’esercizio di un Metanodotto denominato “Cellino – Teramo – San Marco”, 2°
tronco, DN 500 (20”), DP 75 bar, ai sensi dell’art. 52 quinques , comma 2, del DPR n. 327 del
2001 come modificato ed integrato dal D.Lgs 330 del 2004 relativamente alle autorizzazioni per la
realizzazione di infrastrutture lineari energetiche;
in data 07.10.2014 con prot. n. 46295, è pervenuto a questo Ente da parte della S.G.I. Spa -
Società Gasdotti, il progetto relativo alla realizzazione del metanodotto “Cellino –Teramo – San
Marco” II tronco, con richiesta di “Autorizzazione alla costruzione con accertamento della
conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di
pubblica utilità ex DPR 08.06.2001 n. 32”, al fine della pubblicazione su albo pretorio del
Comune, nelle forme stabilite dalla normativa vigente, come richiesto dal Ministero dello Sviluppo
Economico per avvio del procedimento per l’autorizzazione alla costruzione dell’opera e la verifica
di conformità del progetto agli strumenti urbanistici comunali vigenti.
nelle previsioni e motivazioni del progetto, emerge: la realizzazione dell’opera risulta
essere urgente al fine di completare il gasdotto di cui è già stato realizzato il primo tratto “Cellino
– San Marco – 1° Tronco DN 500 (20”), dall’area di Teramo al terminale nord della rete in
esercizio S.G.I. presso l’interconnessione Snam Rete Gas in comune di Sant’Elpidio a Mare, in
modo da garantire la continuità della rete di trasporto di gas naturale tra le interconnessioni della
RNG di Snam Rete Gas e le aree a più alto sviluppo della provincia teramana e delle Marche
meridionali con un metanodotto rinnovato e di adeguato diametro. Il progetto del nuovo
metanodotto ha lo scopo di garantire il trasporto di maggiori volumi di gas sulla rete (anche con
flussi bidirezionali verso le interconnessioni con Snam Rete Gas), necessari ad assicurare sia la
domanda relativa ai consumi civili ed industriali dei bacini di utenza delle province di Ascoli
Piceno e Fermo, sia gli incrementi delle portate della Centrale Gas Capparuccia, di proprietà
della società Adriatica Idrocarburi S.p.A., con punto di consegna su sistema S.G.I. nel comune di
Fermo; inoltre consentirà di rendere disponibili nuove capacità al nuovo stoccaggio Edison di
“Palazzo Moroni”, incrementando i livelli di sicurezza e di affidabilità del servizio reso agli utenti
e di ottimizzare i livelli di efficienza dell’esercizio e la continuità della fornitura.
il gasdotto avrà la lunghezza di 75 km ed interesserà nella provincia di Teramo anche i
territori comunali di Teramo, Bellante, Campli, Sant’Omero, Civitella del Tronto, Ancorano;
con nota 0017710 del 23.09.2014, il Ministero dello Sviluppo Economico - dipartimento