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FABIO BERARDINI Il consigliere Fabio Berardini sollecita il sindaco Brucchi a prendere in considerazione la nota del VicePresidente dell’I.N.M.A.C.I. (ISTITUTO NAZIONALE PER LA MOBILITÀ AUTONOMA DI CIECHI ED IPOVEDENTI). Lo scrive in una nota Fabio Berardini del M5S. In tale nota, indirizzata all’Assessore competente ed all’unico Consigliere comunale di opposizione Fabio Berardini (forse perché siamo gli unici davvero attenti a questa problematica) si dichiara che si è “purtroppo dovuto constatare che nella maggior parte dei lavori eseguiti nella Vostra città è stata violata la normativa vigente sul superamento delle barriere senso-percettive, che garantisce ai non vedenti il diritto alla mobilità autonoma e sicura. Allorquando invece si è tentato di attuarla, sono stati spesso riscontrati errori nella progettazione o nell'impiego degli ausili (segnali e percorsi tattili).” In sintesi un completa bocciatura anche da parte dell’ I.N.M.A.C.I. di quanto fatto fino ad ora dal Sindaco nonostante le numerose promesse elettorali che sono state puntualmente disattese. La nota prosegue dicendo che “essendo la progettazione dei segnali tattili una disciplina di alta specializzazione, non inserita nei piani di studio, neppure a livello universitario, è necessario avvalersi della consulenza degli esperti in tiflomobilità, che viene effettuata gratuitamente e in modo diretto dal nostro Ufficio tecnico centrale.” Questo testimonia il fatto che non solo l’Amministrazione ha violato la normativa sul superamento delle barriere senso-percettive ma non si è voluta neppure servire di un servizio di progettazione gratuito messo a disposizione dagli uffici dell’I.N.M.A.C.I. mostrando un grado di ignoranza insuperabile. Nel prossimo Consiglio Comunale si renderà necessario, quindi, la presentazione di una mozione per il monitoraggio della progettazione e dell’esecuzione dei lavori pubblici per verificare il rispetto della normativa sul superamento delle barriere senso-percettivi a tutela dei non vedenti. Sono cittadini anche loro, con gli stessi diritti rispetto a tutti gli altri. Non è ammessa ignoranza, chiude Berardini.