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PEPE-DALFONSO PLATEA TAVOL03 TOTALE Dalle 10 alle 18 nella foresteria del Santuario di San Gabriele , è in corso il "ritiro"dei vertici politici e amministrativi di Regione Abruzzo. Il Presidente Luciano D’Alfonso ha inteso invitare le figure apicali dell’Ente e delle società partecipate quali Arpa, Arit e Consorzio industriale Chieti-Pescara ad un confronto serrato che prevede sei punti all’ordine del giorno. Definizione di obiettivi precisi e misurabili per ogni posizione dirigenziale; individuazione di modalità innovative per la realizzazione dei succitati obiettivi; rotazione dei dirigenti per ciascun settore; scheda sintetica sulla composizione e la tempistica di ciascun servizio per la definizione dei carichi di lavoro e degli obiettivi; piano di razionalizzazione dei costi per ciascun servizio; individuazione di questioni rilevanti mai affrontate prima. Il paradosso è che l'Ente regione è un organismo regionalista "che non conosce i numeri sociali della sua realtà" e, di conseguenza, è "incapace di essere efficace". C'è la necessità, quindi, di rompere con il passato per "toscanizzare l'Abruzzo", e intensificare la pianificazione strategica. Il presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, stamattina ha "composto il sacro collegio" di assessori, consiglieri regionali, tecnostruttura regionale, presidenti di enti strumentali, nella sede del Santuario di San Gabriele, dando l'abbrivio ai lavori con una ampia relazione, finalizzata ad "imporre la dritta su ciò che si deve fare". Il presidente ha evidenziato le gradi criticità dell'Ente Regione rispetto alla difficoltà di rapportarsi con l'Unione europea, l'assenza di obiettivi, di concentrazione, di realizzabilità. La nostra "non è una Regione funzione", perché non è una "struttura organizzata, depersonalizzata" e che non si pone, nello svolgimento quotidiano proceduralizzato, la domanda ultima sulle questioni come l'attrattività degli investimenti, la facilitazione della vita alle imprese, la formazione, la capacità di porsi obiettivi e di pensare per obiettivi. Da qui, la necessità di "insediare oggi una nuova ambizione lavorativa" e di definire un piano dettagliato degli obiettivi, inaugurando un nuovo metodo, quello dello "straniamento dal mondo, del chiamarci fuori dal secolo, per mettersi al riparo dall'ordinario emergenziale", come ha detto il presidente, aggiungendo di non volersi trovare nella condizione di un "giansenista che si trova ogni quinquennio a governare la Regione, augurandosi che non accada più". Il confronto prosegue con il dettaglio tecnico dei Capi Dipartimento.