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Sottanelli-Giulio-Italia-Futura “Domani non sarò ad Atri e non prenderò quindi parte alla manifestazione in difesa dell’ospedale San Liberatore da voi organizzata. Non ci sarò ma non perché io non sostenga la causa di salvaguardia del presidio, come tra l’altro ho avuto modo di manifestare pubblicamente con un appello alla Regione pochi giorni fa. Non ci sarò perché credo che quella di domani debba essere una manifestazione dei cittadini e non l’ennesima sfilata ad uso e consumo della politica”. Inizia così la lettera aperta che l’onorevole Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Scelta Civica, ha inviato stamattina ai Comitati in difesa dell’ospedale di Atri in merito alla manifestazione contro la chiusura del punto nascita in programma domani augurando la piena riuscita e che sia “momento di orgoglio e un punto di ripartenza comune per una possibile e sempre più necessaria rinascita atriana e non solo”. Secondo Sottanelli “grossa parte della politica esce oggi infatti totalmente sconfitta dalle innumerevoli battaglie a salvaguardia del San Liberatore proprio perché il nostro ospedale, l’ospedale dei cittadini e delle cittadine di Atri e dell’intero comprensorio, è stato strumentalizzato e trasformato in un campo di propaganda politica, perdendo totalmente di vista l’interesse dei cittadini, degli operatori e del territorio” e poi prosegue nella lettera “la mia assenza non vuole essere dunque una mancanza di rispetto verso gli organizzatori della manifestazione né una mancanza di attenzione verso il tema o il territorio ma vuole essere piuttosto un segno di rispetto verso i cittadini, verso il nostro presidio ospedaliero e verso gli organizzatori della manifestazione”. “La pianificazione dell’organizzazione del sistema sanitario, come sapete, in base all’articolo 117 della Costituzione, è di competenza della Regione” prosegue la lettera “pertanto non nel mio diretto campo di azione, tuttavia mi sarei aspettato che l’annuncio del provvedimento di razionalizzazione dei punti nascita regionali fosse stato accompagnato da un più ampio progetto di riorganizzazione dei singoli presidi ospedalieri, con la pianificazione e il potenziamento di ulteriori servizi e specializzazioni anche nell’ospedale di Atri. In ogni caso rimangono invariati il mio impegno e la mia disponibilità verso i Comitati e verso tutti i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali a collaborare e supportare, per quanto di mia competenza, quelle azioni che vorranno salvaguardare questa preziosa realtà del territorio nell’ottica del bene comune, della razionalizzazione della spesa e della valorizzazione delle eccellenze”.