Teramo/Sicurezza negli impianti sportivi: "Brucchi riferisca subito"
Il merito del fatto che oggi si inizi a parlare di sicurezza negli impianti sportivi di Teramo è sicuramente del Movimento 5 Stelle che ha sollevato il problema ma, purtroppo, recentemente abbiamo appreso che il Sindaco avrebbe intenzione di riaprire al pubblico, sotto la propria responsabilità, gli edifici della Casa dello Sport e della palestra Mazzini pur essendo questi stati dichiarati fuori norma dai Vigili del Fuoco e successivamente chiusi dallo stesso Comune.
Brucchi avrebbe, quindi, il coraggio di permettere a decine e decine di bambini di allenarsi in luoghi dove non è mai stata fatta della manutenzione e dove non ci sono le minime condizioni di sicurezza prescritte dalla legge soprattutto alla luce dei gravi fatti accaduti a Pescara dove in una scuola è crollato un pezzo di intonaco addosso a due ragazzini.
Riteniamo assurda e pericolosissima questa decisione del primo cittadino poiché un buon amministratore dovrebbe in primis garantire la sicurezza per gli utilizzatori degli impianti sportivi e quindi riaprire le strutture solo una volta completati i lavori di messa a norma.
Perché fino ad ora non è mai stata fatta della manutenzione in queste strutture?
Perché la Regione guidata dall’Ex Governatore Chiodi non è mai intervenuta?
Come hanno fatto i Presidi delle scuole limitrofe a permettere che i propri ragazzi, fino ad oggi, utilizzassero delle strutture non riscaldate e dichiarate chiuse dal Comune di Teramo.
Hanno ricevuto la comunicazione di chiusura da parte del Comune? Scrive Fabio Berardini del M5S.
Chiediamo che il Sindaco Brucchi riferisca immediatamente su quali lavori di messa a norma sono da effettuare in tali strutture, chi li eseguirà e soprattutto quale sarà la tempistica visto che i genitori dei ragazzi hanno il diritto di sapere in che tipo di impianto stanno lasciando i propri figli.
Chiediamo altresì che venga adottato al più presto un Regolamento per la gestione degli impianti sportivi che garantirà a tutti la possibilità di poter usufruire degli impianti secondo dei criteri ben precisi e che darà, inoltre, la possibilità di poter accedere ai fondi regionali per le manutenzioni.
Non possiamo permetterci altri incidenti come la caldaia a Piano D’Accio e l’intonaco della scuola di Pescara. Ora basta con questo modo di amministrare.