REGIONE/PUNTI NASCITA, LA MAGGIORANZA BATTUTA IN UN CLIMA DA STADIO
La maggioranza di centrosinistra va sotto sui punti nascita: il Consiglio regionale ha approvato la risoluzione urgente presentata dalle opposizioni con la quale si invita il presidente della giunta regionale e commissario ad acta della Sanità, Luciano D'Alfonso, a mantenere aperti i punti nascita di Sulmona, Ortona, Atri e Penne la cui chiusura è sancita dal decreto dello stesso commissario, e garantire la sicurezza per neonati e donne con iniziative specifiche, e contestualmente a sospendere e riesaminare il decreto di chiusura. I consiglieri di maggioranza che hanno votato con le opposizioni di centrodestra e del M5S sono Lorenzo Berardinetti (Regione Facile), Gerosonimo e Olivieri (Abruzzo Civico) e Monticelli e Pietrucci (Pd). Sui 31 votanti 17 hanno votato a favore e 14 contro. I voti contrari di D'Alfonso e di Paolucci sono stati salutati dai fischi. La votazione nominale si è svolta in un clima da stato alimentato dal tifo delle decine di amministratori che affollano l'aula consiliare. L'approvazione è stata salutata da un lungo applauso al termine della votazione ha preso la parola il consigliere regionale del Pd, nonché sottosegretario alla presidenza della Giunta, Camillo D'Alessandro, il quale, spesso interrotto dai fischi, ha sottolineato che "la verità verrà a galla". "Il confronto, le cariche di demagogia, la democrazia e le contestazioni nascono dalla difesa dell'esistente e da incomprensioni. Essere riformisti - ha continuato - significa essere coraggiosi", ha spiegato D'Alessandro che ha spiegato come il precedente governo di centrodestra, con l'allora presidente Gianni Chiodi, pur avendo attivato l'iter per la chiusura dei punti nascita non ha firmato il decreto. La seduta sta continuando con l'esame dell'emendamento presentato dalla maggioranza di centrosinistra. Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha dovuto spesso invitare i sindaci al rispetto e quindi a non interrompere gli interventi dei consiglieri regionali.