REGIONE/SEDUTA SOSPESA PER RIUNIONE DI MAGGIORANZA SUI PUNTI NASCITA
La seduta del consiglio regionale è stata aggiornata in un clima di tensione per permettere una riunione della maggioranza di centrosinistra. La coalizione è in difficoltà ancora una volta suoi temi della sanità sui quali incalza l'opposizione di centrodestra, tra cui la chiusura dei punti nascita e le chirurgie dell'ospedale di Atessa (Chieti). In particolare, Forza Italia chiede che il presidente della giunta e commissario ad acta Luciano D'Alfonso e l'assessore alla Sanità Silvio Paolucci, riferiscano in aula sullo stato delle attività di approfondimento delle due questioni, legate alle risoluzioni approvate nelle convulse sedute precedenti, quando la maggioranza era andata anche sotto sui punti nascita. La mattinata politica si è aperta con la riunione della commissione sanità convocata dal presidente Olivieri per le 8,30 e iniziata in ritardo perche' "marinata", come denuncia Forza Italia, dai consiglieri di maggioranza. L'organismo avrebbe dovuto approvare il progetto di legge sulla "compartecipazione alla determinazione della spesa socio-sanitaria" che sarebbe stato portato fuori sacco in consiglio. Invece il provvedimento e' stato rinviato alla prossima seduta per la presentazione da parte del centrodestra di circa 1.500 emendamenti. "Ancora una volta la maggioranza di centrosinistra ha dato prova di scarsa efficienza e soprattutto di bassa velocità nel rispondere alle convocazioni 'provocatorie', troppo mattiniere, delle Commissioni - denuncia il presidente della Commissione di Vigilanza e consigliere regionale azzurro Mauro Febbo -. Forse il presidente Olivieri è stato troppo ottimista confidando sulla reattività dei suoi colleghi di maggioranza che puntualmente lo hanno deluso, tardando il loro arrivo mentre tutti gli altri Commissari, me compreso, erano regolarmente al loro posto. Forza Italia si è presentata al gran completo con i propri commissari Sospiri e Gatti, mentre io ero presente per chiarimenti sui Punti nascita. Un malcostume, quello di arrivare tardi in Commissione, che è ormai una costante di questa maggioranza e che rappresenta una antipatica mancanza di rispetto non solo nei confronti dei colleghi ma anche e soprattutto dei cittadini. Nel caso specifico una fuga della maggioranza rispetto ad un provvedimento che colpisce le famiglie più deboli e scarica le responsabilità di bilancio sui Comuni".