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D'ALBERTO Nonostante le numerose segnalazioni e interrogazioni presentate dall’opposizione nei mesi scorsi, l’Amministrazione comunale, con la determina dirigenziale n. 558 del 30 aprile 2015, continua a prorogare di fatto alla stessa ditta, l’affidamento diretto per il servizio di carico, trasporto e smaltimento del percolato della Discarica La Torre, con inevitabili ripercussioni in termini di costi per i cittadini teramani che, come è noto, sono costretti da troppo tempo a pagare oltre seicentomila euro l’anno per lo svolgimento del servizio. Si conferma così una gestione scriteriata da parte dell’amministrazione Brucchi di un servizio di pubblica utilità e particolarmente gravoso sotto l’aspetto economico per la collettività teramana. Tale servizio, con la famigerata delibera di Consiglio comunale del marzo 2010,  fu infatti affidato, insieme agli altri servizi ed impropriamente alla Teramo Ambiente che, non potendolo svolgere, in palese violazione dello schema di convenzione, lo aveva a sua volta affidato, fino al 31 ottobre 2014 alla stessa ditta che lo gestisce attualmente. Alla scadenza di tale termine, la Teramo Ambiente, la nostra più importante partecipata, ha comunicato al Comune di non voler accettare la riduzione del 5% sul costo a tonnellata dello smaltimento previsto dalla normativa statale e ha deciso di interrompere il rapporto con l’Amministrazione che ha poi affidato in via d’urgenza il servizio, sempre alla stessa ditta, a decorrere dal 29 ottobre 2014 fino all’aggiudicazione della gara e comunque entro e non oltre mesi 6 ( entro fine aprile 2015). Sebbene la situazione fosse decisamente preventivabile e nonostante siano già state approvate, il 3 marzo 2015, la determina a contrarre e il capitolato d’appalto, per quale ragione non solo la gara non si è svolta, ma non si è neppure proceduto a pubblicare il bando? Fermo restando che si tratta di un servizio che non può in alcun modo essere interrotto, per quale motivo si è deciso di creare le condizioni per l’ulteriore prosecuzione in capo alla stessa ditta di un affidamento diretto che, visti i tempi di espletamento di  una procedura ad evidenza pubblica che non è stata neppure bandita, potrebbe durare ancora a lungo precludendo così ai cittadini di pagare di meno per un servizio pesantissimo sotto il profilo economico? Questa amministrazione, ancora una volta e anche in questa delicata vicenda, si dimostra allergica alle gare, continuando a far pagare alla collettività teramana tutte le proprie inefficienze.   Gianguido D'Alberto - Capogruppo Partito Democratico Comune di Teramo