Una Regione "che darà la giusta importanza ai valori e che parlerà direttamente ai cittadini". Nel suo primo discorso da presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha tracciato per grandi linee quella che sarà l'amministrazione regione nei prossimi anni. "Una Regione - ha detto - che porrà la centralità del territorio come valore irrinunciabile e la trasparenza come elemento di confronto con i cittadini: l'Abruzzo delle famiglie, delle imprese, del volontariato, dell'associazionismo dovrà apprezzare il valore dell'Abruzzo come ente regionale, come capacità di dare risposte certe e convincenti". In questo senso, ha aggiunto il presidente della Regione, "verranno fatte Giunte regionali tematiche che saranno aperte all'ascolto diretto dei cittadini con collegamenti via internet; così come studieremo una misura di modifica dello Statuto regionale che permetta di svolgere i Consigli regionali anche al di fuori delle sedi istituzionali di L'Aquila e Pescara. Al pari delle sedute della Giunta regionali che, per stare sul territorio, potranno essere svolte fuori dalle sedi istituzionali". Sugli aspetti strettamente di gestione amministrativa, Luciano D'Alfonso ha annunciato che "in futuro non ci saranno delibere fuori sacco. E le eccezioni, se vi saranno, saranno solo di 'natura presidenziale'. Ogni delibera fuori sacco - ha aggiunto - è un calcio alla programmazione. Le sedute si terranno una volta alla settimana, il lunedì alle ore 18". Sui criteri di trasparenza e confronto con gli abruzzesi, temi sui quali si è mosso gran parte del discorso inaugurale di D'Alfonso, il presidente ha annunciato che "almeno per quanto riguarda i consiglieri di maggioranza verrà istituita un'anagrafe pubblica patrimoniale degli eletti, a conferma del rafforzamento del rapporto di fiducia con gli elettori. Saremo rigorosi con noi stessi, ma allo stesso modo lo saremo nei confronti dell'ente e delle società partecipate". Il presidente della Regione ha inoltre affrontato i temi economici, con la volontà di "far tornare a sperare le nostre giovani generazioni" e con l'invito rivolto agli imprenditori "di tornare a investire con la Regione, di co-progettare e affidarsi all'ente regionale. Nei prossimi sette anni avremo la possibilità di impiegare in termini di investimenti 2 miliardi di euro. Lo faremo nel pieno rispetto della trasparenza e della legalità, con bandi e regole certi fatti per tempo. Vogliamo che la città dell'Aquila torni a correre e faremo di tutto per realizzare questo impegno; così come dovrà diventare certezza la digitalizzazione dei documenti amministrativi, e cioè la dematerializzazione del processo decisionale della pubblica amministrazione. Ma per fare questo - ha concluso nel suo intervento il presidente D'Alfonso - è necessaria la massima collaborazione di tutti i dipendenti, funzionari e dirigenti della Regione Abruzzo".