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In Regione si cambia e si va verso il risparmio per gli abruzzesi. Ieri la maggioranza con il voto contrario dell'opposizione, ha approvato in commissione Bilancio la legge sul riordino della macchina amministrativa regionale. Ora, il prossimo 14 agosto, il testo approderà in aula, verosimilmente con gli oltre 400 emendamenti proposti ieri dalle opposizioni in commissione. I giochetti tecnici, però, contano poco nella sfida che la legislatura D'Alfonso ha lanciato e che il presidente si augura venga raccolta «senza capricci e con un confronto serio. Con questa legge -ha detto D'Alfonso- l'Abruzzo diventa una Regione estroversa, sul modello dei Lander tedeschi; perché si supererà la burocrazia dei pari e si saprà chi decide, i tempi e le responsabilità». La legge prevede infatti la riduzione dei direttori da 12 a 6, la nomina di un direttore unico in grado di avocare a sé le pratiche impastoiate nella burocrazia e, eventualmente, la nomina di un commissario in caso di inerzia del direttore, nominato dalla giunta.