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regione-abruzzoI cittadini abruzzesi non pagheranno alcun ticket aggiuntivo di compartecipazione alla spesa socio sanitaria fino alla fine del 2015: se ne riparlerà nel 2016. Lo ha deciso la commissione Sanità nella riunione di oggi nel corso della quale la discussione sul Regolamento sulla spesa socio-sanitari è stata rinviata alla seduta di martedì prossimo. Il rinvio di una misura sul tappeto da tempo nell'ambito del pacchetto delle norme sulla sanità che tante polemiche ha generato tra le forze politiche e nei territori, è stato annunciato con una nota dal presidente della Commissione, Mario Olivieri (Abruzzo Civico), il quale ha precisato che e' stato raggiunto un accordo tra le varie forze politiche e che la regione per la copertura ha stanziato 12 milioni di euro. "C'è stato un confronto duro e serrato - ha spiegato - andato avanti per ben 12 sedute. Alla fine, però, è stato concordato di confermare anche per quest'anno il rimborso totale ai Comuni delle quote di compartecipazione, per il quale la Regione ha stanziato in bilancio circa 12 milioni di euro. Questa soluzione è stata individuata soprattutto per un motivo: i nuovi criteri per il calcolo del reddito Isee (sulla base del quale saranno stabiliti gli scaglioni di compartecipazione) che saranno introdotti nei prossimi mesi. Di qui la necessità di rinviare l'entrata in vigore del nuovo Regolamento al 2016, per evitare che si creino disparità di trattamento tra i cittadini destinatari del provvedimento". Esulta il Movimento Cinque Stelle; "Già nel 2014 i penta stellati riuscirono a far slittare questa ingiusta contribuzione al 2015, oggi più convinti che mai, abbiamo ottenuto ancora del tempo che si traduce in risparmio concreto per tutti gli abruzzesi - si legge in una nota -. Per il consigliere Ranieri, "grazie ad un lavoro pressante e senza sosta in Quinta commissione, il M5S ha ottenuto la rielaborazione del regolamento che ci avevano propinato all'inizio legislatura e siamo riusciti ad ottenere la copertura dei costi fino al 2016. Ma la battaglia continua perché se la maggioranza di centrosinistra è irremovibile sulla compartecipazione almeno, secondo il M5S, che sia fatta con criteri logici e di buona politica".