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Per chiedere un tavolo di trattativa con la Asl di Teramo per argomentare le possibili soluzioni al dramma delle liste d'attesa della sanità locale, i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, tirano in ballo la delibera n° 849 del 29 giugno con cui la direzione generale stipula un contratto con lo studio di radiologia Radiosanit srl di Roseto. Delibera sottoscritta in virtù del piano aziendale per abbattere le liste di attesa, così come da decreto della Regione Abruzzo, e che disciplina le prestazioni che Radiosanit (unica struttura convenzionata con la Asl in provincia di Teramo) deve fornire, dal 1 luglio al 31 dicembre, per un totale di 492mila euro: 300 risonanze magnetiche al mese da 120 euro l'una; 300 mammografie mensili (30 euro ciascuna); 300 esami ecocolordoppler (40 euro ciascuno); 200 ecografie al mese a 40 euro l'una e 200 tomografie (Tac) ad 85 euro ciascuna. I sindacati contestano che nella delibera della Asl "non viene indicato il tempo minimo per ogni prestazione". Da qui una serie di domande: "Chi controlla che gli esami vengono eseguiti come da protocollo? Perché invece di far lavorare i medici ed i tecnici della ASL, con tariffe decise a livello nazionale, si sceglie di spendere centinaia di migliaia di euro con una ditta esterna? Quante prestazioni in più con apparecchiature adeguate che sono già in dotazione alla ASL, si sarebbero potute fare con 492mila euro?" Un riferimento a Radiosanit che per i sindacati diventa ennesimo spunto per criticare la scelta dell'azienda sanitaria di "rivolgersi a ditte esterne, ove a fronte di una spesa maggiore di quella che si sarebbe sostenuta mantenendo l’attività all’interno, la problematica delle liste di attesa non è stata risolta". Una lettura rigettata dal Radiosanit di Roseto che, nella persona del direttore generale Luca Verdecchia, conferma di aver già dato mandato ai propri legali per adottare ogni forma di tutela dell'immagine della società e di difesa da quello che, stando a quanto dichiara a Certastampa.it, lo stesso Verdecchia "assume i contorni di un vero e proprio accanimento" verso una struttura che, solo nel 2013 (in un anno) ha raggiunto quota 14mila esami. GUARDA L'INTERVISTA AD AMEDEO MARCATTILI (FP CGIL) marcattili luca radiosanit