• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

ospedale atri 5Sono stati 1.811, vale a dire 99 in meno rispetto ai 1.910 attesi, i nuovi casi di tumore che si sono verificati nel 2017 in provincia di Teramo. Lo rivela il nuovo report dell'Agenzia sanitaria regionale, uno studio realizzato incrociando una mole gigantesca di dati, compresi quelli derivanti dalla mobilità passiva extraregionale e relativi ai pazienti teramani che hanno ricevuto una diagnosi e che hanno scelto di curarsi in centri esterni all'Abruzzo. Questi numeri, avverte l'Agenzia sanitaria diretta da Alfonso Mascitelli, corrispondono a un tasso di incidenza grezzo del 5,9 per mille e si collocano al di sotto della stima elaborata sulla base dei dati nazionali Airtum (l'Associazione italiana dei registri dei tumori).

«Nel complesso», si legge nel report, «il numero di nuovi casi osservati in provincia di Teramo è stato inferiore del 5,2% rispetto alle attese (-6,6% per i maschi; -3,5% per le femmine), e si può affermare, con un buon grado di attendibilità, che i residenti nei comuni teramani, nell'anno 2017, non hanno mostrato un rischio complessivo di tumore maligno superiore al resto dei cittadini italiani. Anche confrontando il dato complessivo del 2017 con quello del 2016 non si osservano elementi significativi di allarme: il numero di nuovi casi è rimasto sostanzialmente stabile sia tra i maschi (964 nel 2017 contro i 970 nel 2016) che tra le donne (847 contro 861)».

Il campanello d'allarme, tuttavia, riguarda l'incidenza di alcune neoplasie, superiore alla media italiana. Tra queste il cancro dello stomaco: nel 2017, infatti, si sono verificati il 30,3% di nuovi casi in più rispetto alle attese. In particolare, rivela il report, di tumore allo stomaco si sono ammalate 20 persone in più rispetto alle previsioni statistiche (86 casi osservati contro i 66 attesi); seguono i 15 casi in più (86 contro 71) di tumore del rene e delle vie urinarie, che riguardano le donne in misura preponderante; le 7 diagnosi di tumori del testicolo (20 casi contro i 13 attesi); 6 tumori del sistema nervoso centrale (36 contro 30) e 6 della cervice uterina (17 contro 11). Questi tumori sono distribuiti in maniera omogenea sul territorio provinciale.IN DIMINUZIONE. L'incidenza di altri tumori è stata invece inferiore rispetto a quanto atteso e osservato nel resto d'Italia. «In particolare», si legge ancora nel report, «sono stati diagnosticati 33 casi in meno, rispetto agli attesi (-18,1%), di tumore della prostata; 25 casi in meno di tumori della tiroide (-31,3%); 20 di tumore del fegato (-29,9%); 10 di tumore del pancreas (-13,9%), e 6 mesoteliomi (-60,0%)». Sempre inferiori rispetto alle previsioni, le neoplasie ematologiche, «i cui dati sono stati raccolti e verificati in modo particolarmente accurato, ma sono riferiti all'anno 2015. Va specificato, in ogni caso, che i numeri di nuovi tumori emergenti con le normali fonti di verifica, nel 2017, erano in tutti i casi in linea o inferiori ai numeri rilevati nel 2015».

I tumori diagnosticati con maggiore frequenza, in linea con la media nazionale, restano quelli del colon-retto (260 nuovi casi, pari al 14,4% del totale), della mammella (258 casi, 14,2%), polmone (207 casi, 11,4%), vescica (150 casi, 8,3%), prostata (149 casi, 8,2%). Tra i maschi, il più frequente è il tumore del colon-retto (150 casi), seguito dai tumori di prostata, polmone (149), vescica (116), e stomaco (50). Tra le donne, dopo la mammella (256), seguono colon retto (110), polmone (58), tiroide (41) e linfomi non-Hodgkin (38).