La firma sulla nomina c'è. Manca solo la ratifica ed è una questione di giorni, forse di ore. L'avvocato Roberto Fagnano direttore generale della Asl di Teramo lascia la città per il prestigioso incarico regionale. Lo ha deciso la Giunta sulla base degli ottimi risultati di bilancio ottenuti in questi anni di dirigenza. La Asl di Teramo è l'unica in Abruzzo che ha chiuso i conti in attivo, tutte le altre perdono soldi. E sarebbe questo il motivo per il quale il Governatore Marsiio e gli altri avrebbero scelto Fagnano: competenze e non questioni politiche (Fagnano infatti fu scelto, all'epoca, da D'Alfonso).
E sempre a proposito di Asl ieri è stata una giornata complicata da questo punto di vista in Regione. La Lega nel corso di tutta la giornata di ieri, ha visto contrassegnata la giornagta appunto da riunioni fiume della componente regionale, con il coordinamento del responsabile del partito per i rapporti con gli enti locali, il deputato aquilano Luigi D'Eramo e del segretario Giuseppe Bellachioma. Il Carroccio è tesol per la fuga in avanti, almeno così è stata considerata, del governatore Marco Marsilio: si attendeva le nomine dei nuovi manager Asl, per L'Aquila e Chieti, solo alla luce del vertice di maggioranza previsto per ieri a Pescara. Una riunione che non si è però tenuta proprio a causa del forfait deciso all'ultimo dalla Lega. L'irritazione deriva dalla scelta del governatore arrivata martedì dopo il consiglio regionale, un po' a sorpresa per la nomina del romano Roberto Testa all'azienda sanitaria provinciale dell'Aquila. I salviniani, che guidano la pattuglia regionale con 10 consiglieri su 18 e con 4 assessori su 6, hanno ritenuto la decisione di Marsilio un vero e proprio blitz. La Lega puntava forte su Ferdinando Romano, ex docente di Igiene alla facoltà di Medicina dell'Università D'Annunzio di Chieti e Pescara ed ex direttore dell'agenzia sanitaria regionale tempi del centrodestra di Gianni Chiodi.