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Si è aperto alle 10,30 il consiglio comunale straordinario di Teramo congiunto con quello dell'Aquila nella sede del consiglio regionale. Ad aprire la seduta i due presidenti dei consigli: Tinari e Melarangelo.

«Autorevoli spunti sulla questione del Dea di secondo livello a L'Aquila e Teramo». E' questo uno dei passaggi introduttivi del Presidente del Consiglio Comunale dell'Aquila, Roberto Tinari al quale ha fatto seguito quello del collega di Teramo: «Abbiamo il dovere di far sentire la voce di coloro che rappresentiamo e dobbiamo saper declinare l'argomento. Un momento alto politicamente», ha detto il presidente del consiglio comunale Alberto Melarangelo.

Venerdi prossimo intanto, l'assessore regionale Verì ha convocato un incontro con i due primi cittadini per discutere del documento nel quale si chiederà, tra l'altro il rispetto dei due territori anche e soprattutto nel rispetto dei termini sanitari.

Il Sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha evidenziato che: «La convocazione dei due consigli comunali è un atto molto importante con due territori che rappresentano oltre il 60% e lanciano un messaggio preciso e cioè che le aree interne non possono più lasciate sole. E la sanità è un argomento prioritario. Questa non è una battaglia difensiva. Noi stiamo giocando all'attacco perchè la qualità delle aree interne sono fondamentali per la Regione Abruzzo. I dati del riparto 2017 parlano chiaro: la Regione perde circa 80 milioni di euro nel saldo tra mobilità attiva e passiva che si fa dalla Regione Lazio (passiva dall'Abruzzo). Mi fa piacere sermi con il sindaco di Teramo, l'ultima volta l'abbiamo fatta per il traforo dimostrando che non siamo divisi. La Asl della provincia dell'Aquila è quella che più ha pagato la scura imposta dall'appellattivo di Regione canaglia che ci ha portato al Commissariamento. C'è carenza di organico, di meno 700 persone sottoposto il personale sanitario al turnover».

Il Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto ha esordito parlando di una giornata importante con una valenza storica da non dimenticare: «Il diritto alla salute deve essere garantito in maniera uguale a tutti. La mancata presenza dell'assessore Verì preoccupa. Sono certa che farà tesoro di questo documento che spero venga votato congiuntamente. Siamo qui per dare per far sentire ad unisono la nostra voce in materia di diritto alla salute. Occorre interrempere che l'Abruzzo vada a doppia velocità, non più sostenibile perchè penalizza territori con una grande dignità e in luoghi dove viviamo il problema del sisma. Chiediamo una deroga per i due territori e poter arrivare a due ospedali di secondo livello. Sul tavolo anche il riordino della rete ospedaliera che non ha mai raggiunto i suoi obiettivi fino ad oggi».

Presenti nella seduta i comitati di quartieri, i segretari provinciali di Cgil e Cisl, il manager pro tempore Di Giosia, il Sindaco di Castelli, il presidente regionale del Pd Di Pasquale, l'onorevole Berardini con il capogruppo della Lega Quaresimale e il consigliere regionale Sandro Mariani. Presente anche l'Università dell'Aquila con il rettore Edoardo Alesse ed il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura.

Murizio Di Giosia nel suo intervento ha detto che: «Teramo deve realizzare un nuovo ospedale grazie ad un importante finanziamento nazionale che servirà anche a riqualificare la sanità teramana. C'è una carenza di personale ed una carenza economica. Noi abbiamo uin ospedale di primo livello, di base e dobbiamo stare attenti ai pensionamenti e al reperimento del personale, da noi abbiamo problemi a reperire anestesisti».

Roberto Testa, manager Asl dell'Aquila: «dobbiamo affrontare tante criticità nella nostra azienda. Il decreto Lorenzin dovrebbe essere cambiato in alcuni punti».