La Cgil scrive alla Procura dopo la convenzione con le associazioni di volontariato
La Cgil scrive alla procura e alla Corte dei Conti sulla recente convenzione rinnovata con le associazioni di volontariato. Mancherebbe l'autorizzazione regionale. Di seguito il testo della Cgil:
Con la presente si denunciano le seguenti difformità:
la AUSL 04 di Teramo con Delibera n. 387 del 31/03/2014 (numero di repertorio 0000951/2014 del 31/03/2014) ha rinnovato la convenzione con le Associazioni di Volontariato (Misericordia, ANPAS e Croce Rossa), affidando nuovi servizi finora svolti dal personale dipendente facente parte della dotazione organica del Servizio d’Emergenza 118.
Si chiede se tali associazioni siano in possesso delle apposite autorizzazioni regionali per l'emergenza sanitaria, visto che alcuni di questi servizi non sono assimilabili a trasporti secondari ma a servizi di emergenza sanitaria.
Inoltre, si chiede se i mezzi utilizzati per svolgere tali servizi siano idonei allo svolgimento degli stessi e abbiano i requisiti amministrativi previsti (immatricolazione come auto medica oppure ambulanza di soccorso, chilometraggi, età dei mezzi, presenza di dotazioni tecniche specifiche) e se siano dotati dei presidi previsti per legge, quali kit antispandimento dei farmaci antiblastici .
Si chiede inoltre se, nell'affidamento di tali servizi, siano state rispettate le normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/2008) e nella fattispecie quanto previsto agli articoli 17, 18 e 26 ovvero se il personale utilizzato abbia l'idoneità psicofisica, sia stato adeguatamente formato sui rischi e dotato degli opportuni dispositivi di protezione individuale, previsti dal documento di valutazione dl rischio stilato dall'AUSL di Teramo.
Inoltre si chiede di accertare se, nell'affidamento di detti servizi, sia stato effettuato l'opportuno coordinamento previsto tra i Servizi di Prevenzione e Protezione dell'amministrazione appaltante e dell'associazione appaltatrice.
Infine, nell'ottica di una corretta gestione dei fondi pubblici, risulta quantomeno inopportuno l'affidamento di appalti per complessivi 800.000 euro per la durata di sei mesi, senza aver prima effettuato una corretta ripartizione dei carichi di lavoro tra il personale già in servizio; a parere della scrivente una parte dei servizi, con un consistente risparmio della
spesa pubblica, potrebbe essere effettuato dal personale in orario istituzionale e quindi senza aggravio di costi.
A riprova di quanto detto, si specifica che nella settimana precedente, in concomitanza con l'entrata in esercizio a pieno regime degli affidamenti oggetto della presente, si è verificato che presso la Centrale Operativa del Servizio d’Emergenza 118 di Teramo erano in attività lavorativa più autisti non utilizzati, situazione che tutt'ora permane.
La scrivente Federazione chiede a chi in indirizzo, di verificare se ci siano gli estremi per un'azione giudiziaria nei confronti dei responsabili degli atti amministrativi sopra riportati e di quelli ad essi collegati, sia precedenti che successivi.
Oltre a ciò, essendo in stretta correlazione con quanto sopra esposto, si chiede alle SS. VV., per quanto di competenza, la verifica su ciò che l’Agenzia di somministrazione lavoro, a cui si è rivolta l’AUSL n° 4 di Teramo per l’assunzione di ulteriori autisti d’ambulanza nel periodo marzo/luglio c.a., ritiene essere requisito fondamentale cinque anni di esperienza professionale acquisita nel corrispondente profilo professionale presso pubbliche amministrazioni o imprese private. Per "esperienza professionale" deve intendersi qualsiasi attività lavorativa comunque retribuita con un impegno orario settimanale di almeno 18 ore, svolta nell'ambito del profilo professionale di operatore tecnico specializzato autista ambulanze (guida di mezzi di emergenza), come si evince dal sito web della stessa Agenzia, alla pagina “offerte lavoro”.