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“Il nostro lockdown da marzo a giugno è servito per eliminare il virus dalle persone che erano ammalate e anche interrotto la trasmissibilità e le grandi catene di contagio, ma il problema delle piccole catene dovute agli asintomatici è ancora presente sul territorio. Dunque non dobbiamo abbassare la guardia e continuiamo a tenere un atteggiamento di estrema attenzione e soprattutto indossiamo la mascherina, in particolare nella finestra dopo il 15 settembre dove ci aspettiamo il rischio di una recrudescenza del virus“.

Per Claudio D’Amario, direttore del Dipartimento della Sanità Regionale l’impennata di nuovi casi di positività, ben 10 in un solo giorno. in Abruzzo, è da attribuire alla circolazione di lavoratori stranieri in questo periodo, ma raccomanda a tutti attenzione perché la soglia di attenzione è scesa pericolosamente. Per D’Amario “un rischio importante che non possiamo sottovalutare è quello del 15 settembre, quello del ritorno a scuola, del ritorno ai posti di lavoro.

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