La Asl dà mandato a un legale, Pietro Referza, per un'azione «finalizzata all'accertamento e al recupero di tutte quelle somme che risultano indebitamente corrisposte all'ex direttrice sanitaria Maria Mattucci nel periodo successivo al collocamento in quiescenza».Lo si legge nella delibera a firma del direttore generale Di Giosia pubblicata sull'albo pretorio nei giorni scorsi.
I fatti si riferiscono a quando la Mattucci percepì gli stipendi corrisposti dal 1° gennaio 2019, quando andò in pensione da direttore sanitario dell'ospedale di Atri, fino al settembre scorso. Secondo la legge Severino i pensionati non possono avere incarichi retribuiti, Da settembre lavorava gratuitamente.