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Le vaccinazioni subiscono un leggero stop dopo il caso Astrazeneca in Abruzzo e fino ad aprile non si potrà procedere speditamente ma occorrerà vacccinbare in base ai magri arrivi. Le Asl devono farsi carico della capillarità delle sedi vaccinali sul territorio con l'ausilio dei sindaci. Ci saranno centri fissi, ma anche la possibilità di sedi mobili che potranno essere spostate a seconda delle necessità. In settimana è attesa una nuova fornitura di Moderna nell'ordine di 8.200 dosi per tutta la regione. Saranno usate anche le dosi di Phizer. Senza AstraZeneca, che peraltro avrebbe dovuto aumentare le consegne, le ripercussioni negative sarebbero pesantissime sui vaccini. Maurizio Brucchi spiega che per ora si vaccineeanno gli over 80 e i fragili della scuola in attesa di partire con i fragili in genere, con particolare riferimento alle disabilità.

Intanto si appresta a far ritorno sul mercato Astrazeneca. «Il rapporto costi benefici è ancora a favore del vaccino di AstraZeneca», dice ai giornalisti e riporta Il Messaggero nelle sue pagine nazionali, collegati da tutta Europa, la direttrice di Ema, Emer Cooke, irlandese.

Cesella con cautela le parole, sa che sta camminando sulla fune e senza rete, dopo che l'agenzia europea del farmaco ha per giorni sostenuto che il vaccino è sicuro e che non vi sono collegamenti provati tra le iniezioni e i 30 casi di trombosi segnalati. «Stiamo esaminando con attenzione tutti i dati, giovedì pomeriggio daremo una risposta», avverte. Sembra logico pensare che domani si vada a una conferma dell'autorizzazione del vaccino sviluppato a Oxford:Il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale».

In Italia, Patrizia Popoli, presidente del Comitato tecnico scientifico di Aifa (Agenzia del farmaco) aggiunge: «Sulla base dei dati si tratta di un vaccino efficace e sicuro. Lo dice l'Aifa, ma anche l'Ema e l'Oms». Nel Regno Unito, dove sono state vaccinate 25 milioni di persone (11 con il prodotto sviluppato a Oxford), le tromboembolie segnalate sono 38 con Pfizer e 30 con AstraZeneca: non c'è praticamente differenza tra i due vaccini e l'incidenza è bassissima.