- La nomina di un Primario, viene effettuata sulla base della valutazione di curricula e prove e ha come obiettivo quello di garantire le migliori professionalità possibili, nell’esclusivo interesse degli assistiti;
- Nello specifico, coloro i quali sono stati selezionati, ricoprono tale ruolo da anni, ma solo ufficiosamente, in carenza di una legittimazione che, in se, consente loro di svolgere meglio il ruolo che già svolgono;
- Tale “precarietà” dipendeva dal fatto che la ASL, non aveva ancora (ultima purtroppo tra le ASL regionali) avuto l’approvazione (tempi tecnici) di quel documento definito “Atto Aziendale” , con il quale si ufficializza l’esistenza (permanenza o eliminazione) delle diverse Unità Operative (reparti). Condizione quest’ultima necessaria, ovviamente, alla nomina del relativo primario. Tale approvazione è stata data dalla Regione il 28 di aprile u.s.
- Successivamente a questo adempimento, era necessario avere il nulla osta, sempre dalla Regione, alle assunzioni, nulla osta arrivato il 2 di maggio;
- Solo dopo tale nulla osta si può procedere alla delibera di nomina: 19 maggio u.s..
Nomina di sei primari/ Rolleri spiega che è tutto regolare
Il direttore generale della Asl Paolo Rolleri dopo gli articoli di oggi frutto di un comunicato dell'onorevole Giulio Sottanelli e di Abruzzo Civico replica e smentisce tutto: «Leggo sulla stampa che la nomina di 6 primari, viene considerata un atto politico e, come tale da non effettuarsi a ridosso di una tornata elettorale. Onde evitare che passi un concetto, ovviamente sbagliato, ma certamente estraneo al momento storico di “pulizia” che fortunatamente il nostro paese sembra voler intraprendere, mi corre l’obbligo di specificare quanto a me appare ovvio ma evidentemente tale non è, perlomeno non per tutti: