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ASLTERAMOPer la Asl di Teramo, il 2019 si chiude con un risultato negativo di 13 milioni e 514 mila euro. Un trend di un rapido peggioramento, come evidenziato dai risultati del 2015 (1.845.574 euro); del 2016 (1.131.413); del 2017 (338.465) ed infine del 2018 (86.360). L'analisi è della Sezione Controllo della Procura regionale contabile dell'Aquila. L'Azienda ha giustificato il peggioramento con il fatto che da anni riceve minore assegnazione dalla Regione, quantificati in 21 milioni di euro rispetto ai criteri di ripartizione.

La Corte dei Conti, scrive Il Messaggero, ha rilevato dei ritardi nella chiusura di vecchie gestioni liquidatorie ancora aperte di Atri, Giulianova, Sant'Omero e Teramo e tutte in perdita, salvo Giulianova. Rimarcata la necessità, di definire prontamente i contenziosi per prestazioni erogate da operatori privati, il cui ammontare è stato quantificato dal Collegio sindacale, al 2019, in 10.322.540 di euro, spesso legati a prestazioni fornite fuori da programmazione e tetti previsti. Relativamente all'acquisto di farmaci, la spesa complessiva ha subìto un incremento causando uno scostamento negativo, e su questo argomento specifico starebbe lavorando adesso la stessa Asl teramana.

Per quanto concerne i dati di mobilità, ossia quanto viene corrisposto per interventi di pazienti del teramano alle altre Asl della Regione o del Paese, ancora molto alto è l'esborso, in particolare nei confronti della Regione Marchem, evidenzia oggi in un articolo Il Messaggero. 

La spesa per il personale continua a costituire una delle voci di maggior peso percentuale nella composizione della spesa sanitaria corrente: + 1.886.827 euro, soprattutto per le assunzioni e la produttività che ancora non viene erogata. «La Corte ha infine evidenziato come l'aumento dei costi non è bilanciato da maggiori ricavi, pertanto la soluzione potrebbe essere quella di rivedere la dislocazione di ben quattro plessi ospedalieri molto vicini per cercare di ottimizzarne i posti letto specializzando i diversi siti ricordando anche che manca all'Azienda il sostegno di una facoltà di medicina nel capoluogo di Provincia».

A tutto questo si deve anche aggiungere che la Regione non compensa ancora le spese Covid che tutte le Asl hanno avuto con l'apertura Hub, vaccinazioni e quanto collegato alla pandemia, motivo per il quale, le Asl ed anche quella di Teramo, aspetta ora un nuovo stanziamento a compensazione delle maggiori uscite ma in questo caso la Regione ancora non chiarisce le sue intenzioni.