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ContagisanC'è chi conferma la Befana: ed è il caso del Comune di Teramo e chi l'annulla in via precauzionale per l'aumento dei contagi: come il Comune dell'Aquila e quello  di Alba Adriatica, che invece si organizza per effettuare lo screening di massa alla popolazione scolastica. Eppure, Teramo per numero di contagi da Covid, primeggia da mesi. Ieri c'è stata una riunione in Prefettura e forte del distanziamento (che difficilmente sarà rispettato) e delle mascherine (che difficilmente saranno portate come si deve), Teramo va avanti come nulla fosse, come se non fosse stata colpita dal numero massimo di contagi (salvo poi sentire il Sindaco fare appelli tutti i giorni a vaccinarsi). Del resto si deve salvare la Befana (tradizione mai stata di Teramo, semmai dell'Aquila) e quei cento espositori che appenderanno vestiti e oggettini soliti da fiera del sabato. Quella che più colpisce, è la motivazione:  “… la decisione è stata determinata principalmente dalla considerazione delle ridotte dimensioni dell’area in cui si svolgerà l’evento - scrive il Comune -  per la fiera dell'epifania i circa 100 espositori occupano un'area complessiva anche inferiore rispetto a quella in cui si sviluppa il mercato del sabato”. 
Avevamo sempre creduto che, in tempo di Covid, fossero preferibile spazi più ampi, per evitare assembramenti...non spazi ristretti. 
Tutto questo in un contesto preoccupante pandemico dove la Asl sta per riaprire ad Atri il reparto Covid e si continua a fare i conti anche con i ricoverati.