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COVIDRICOVERATOAncora dieci giorni in giallo, poi si passerà all'arancione in Abruzzo. Il cambio di colore è oramai cosa certa visto l'alto numero di ricoveri. Rimarremo in giallo fino al 24 gennaio. Per gli esperti, il brusco aumento di contagi Covid è da ascrivere alla variante Omicron, ormai largamente dominante in Abruzzo, dove la prevalenza è del 78,3%, mentre la Delta è al 21,7%. La stima emerge dalla flash survey del 3 gennaio scorso, condotta da Iss e ministero della Salute insieme ai laboratori regionali, ma dati più recenti parlano di una prevalenza ormai all'80%. Il tasso di occupazione in terapia intensiva ieri ha superato il 20%, raggiungendo così la soglia da zona arancione, mentre per l'area non critica è al 26% (soglia al 30%). L'incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti è a 2.072 (soglia limite a 150) e a quattro giorni dal passaggio in zona gialla, due parametri su tre sono già da zona arancione. I pazienti in rianimazione sono aumentati del 54% negli ultimi 7 giorni, del 76% nel giro di 2 settimane. I ricoveri in area medica hanno visto una crescita del 41% in 7 giorni e del 108% in 2 settimane.

Nell'ambito della flash Survey, su 125 casi sequenziati, 90 sono riconducibili a Omicron e 25 a Delta. Nel complesso sono 198 i campioni riconducibili a Omicron, sequenziati a partire dal 13 dicembre 2021: 142 fanno riferimento alla provincia dell'Aquila, la più colpita dalla nuova mutazione, 44 al Teramano, 10 al Chietino e 2 al Pescarese. In Abruzzo sono due le strutture che si occupano del sequenziamento: il laboratorio di Genetica molecolare-Test Covid dell'università di Chieti, diretto da Liborio Stuppia, per le province di Chieti e Pescara, e l'Istituto Zooprofilattico di Teramo.