Sanità / Fino al 31 agosto dialisi anche di notte in ospedale
Nel reparto dialisi dell'ospedale di Avezzano, luci e macchinari restano accesi anche durante la notte per effettuare dialisi a 35 turisti che soggiornano nella Marsica. Dal primo luglio scorso, nell'unità operativa di nefrologia, diretta dal dottor Carlo Nusca, si lavora non stop: fino alle 23.30, con medici e infermieri che si avvicendano nel turno, un lavoro supplementare che si protrarrà fino al 31 agosto prossimo. In due mesi saranno effettuate 400 dialisi supplementari. Durante il giorno, dalle 8.30 alle 18.00, si svolge il lavoro ordinario, già intenso visto che o: 60 malati da assistere ogni settimana) mentre, dalle 18.30, scatta l'operazione 'dialisi-notturna', con medici e infermieri impegnati fino alle 23.30 coi malati. E' la sanità di notte, invocata da molti come nuova formula per migliorare servizi e ridurre liste d'attesa che la Asl 1 ha già adottato da tempo poiché lo stesso servizio fu attivato già nel 2012. La Dialisi 'extra time', svolta all'ospedale di Avezzano, costituisce il fiore all'occhiello della Asl 1, - come si legge in una nota dell'azienda "una rarità in Provincia e in Abruzzo". "L'iniziativa è dovuta alla sensibilità del Manager, Giancarlo Silveri, e al lavoro dei suoi più stretti collaboratori, il direttore sanitario aziendale Teresa Colizza e il direttore dipartimento medico Sabrina Cicogna. 35 turisti (gran parte residenti a Roma ma anche in altre località del Lazio), affetti da insufficienza renale e in villeggiatura ad Avezzano e dintorni, dal primo luglio hanno cominciato le sedute di dialisi (che va fatta tassativamente 3 volte a settimana e, va ricordato, non può essere mai interrotta), stando lontano dal luogo di residenza". Un'opportunità di cui, in sanità, possono avvalersi pochi malati perché, per disporre di un servizio dialisi nel luogo dove si soggiorna per ferie, devono ricorrere alcune non semplici condizioni: contatti con ampio anticipo con le direzioni sanitarie degli ospedali, possibilità logistiche, organizzazione di lavoro e, soprattutto, disponibilità del personale. "Questo servizio - dichiara Nusca - è frutto dello spirito di sacrificio di tutto lo staff del reparto e, naturalmente, della sensibilità della Direzione Asl 1 che ha accolto le richieste dei malati che altrimenti non avrebbero potuto spostarsi dal luoghi di residenza per le vacanze".